Là dove c’era il degrado ora c’è una città. Bellissima

Via le transenne alla piazza all’interno del complesso Residenza del Conte

Via le transenne del cantiere, la città scopre una nuova grande piazza all’interno del complesso della Residenza del Conte. «Contiamo di chiudere il cantiere per giugno» la promessa di Michele Panico, l’imprenditore della Soceba che sta portando a termine l’ambizioso progetto di riqualificazione del comparto tra piazza Vittorio Emanuele e via Solferino.
È il nuovo centro di Busto Arsizio che inizia a svelarsi, pezzo dopo pezzo. Là dove per decenni c’è stato solo degrado, ora ci sono gli eleganti camminamenti e piazze pavimentati in porfido con, sullo sfondo, le nove palazzine in stile liberty che compongono il complesso della Residenza del Conte.

Il prossimo passo sarà aprire il varco verso piazza Vittorio Emanuele. «Abbiamo contato cento vetrine che saranno a disposizione dei bustocchi per le loro passeggiate nel centro storico e che faranno da traino per le attività commerciali esistenti e per quelle che nasceranno» rivela Monica Castiglioni, responsabile vendite per Soceba, nell’inaugurare la mostra fotografica di Giuseppe Distefano (dal titolo “Hip-Hop. Energia in movimento”) che anche oggi permetterà di ammirare quella che viene definita la «bellissima riqualificazione».
La nuova grande piazza centrale pavimentata in cubetti di porfido è già pronta, mentre tra qualche mese sarà completa e fruibile anche la nuova piazza Vittorio Emanuele pedonalizzata.

Ad oggi già il 70% dei ponteggi del cantiere sono stati smontati, l’obiettivo per gennaio è di toglierli tutti. «Tempo permettendo, completeremo tutto per giugno» fa sapere Michele Panico, l’imprenditore napoletano che, sfidando le molteplici diffidenze della città, sta centrando l’obiettivo della rinascita di questo pezzo di centro. «Adesso abbiamo restituito un altro pezzo – aggiunge Panico – lavorando anche di notte, grazie alle nostre maestranze che hanno un’esperienza ventennale e non si fermano nemmeno sotto la pioggia».

La fiducia ormai è riconquistata: «Stiamo avendo una risposta eccezionale, dopo una diffidenza iniziale da parte dei bustocchi – fa notare il titolare di Soceba – del resto, il nuovo è qui, e la qualità che stiamo mettendo nel costruire non ha pari. Per dirne una, siamo al livello 3 dei criteri antisismici, lo stesso del Giappone. Il che significa che queste palazzine rimarranno in piedi per le prossime dieci generazioni».

Al taglio del nastro della nuova piazza ci sono anche il sindaco Emanuele Antonelli, che già pensa a come ravvivare le nuove piazze in vista del Natale 2017, e l’ex sindaco Gigi Farioli, che ha sempre creduto nella sfida del comparto di piazza Vittorio Emanuele.