«La vita dà più di quanto toglie la malattia»

La storia - A Busto la testimonianza di Sammy Basso, colpito da una rara patologia

– A Borsano la testimonianza di “un ragazzo straordinario”, , affetto da una patologia rarissima, la progeria, meglio nota come sindrome da invecchiamento precoce: «Sempre sorpreso da questa mia popolarità. Io sono il solito ragazzo». Il suo sogno? «Finire l’università». La sfida quotidiana della normalità, una normalità rara, per un ragazzo di vent’anni affetto da una rarissima malattia genetica che causa l’invecchiamento precoce. Sammy Basso aveva due anni e un mese quando fu sottoposto dai genitori e
ad una visita genetica, al termine della quale i medici diagnosticarono la progeria.

«È una malattia genetica rarissima, che con il passare degli anni avrebbe manifestato i problemi tipici degli anziani – racconta lo stesso Sammy ai borsanesi che hanno affollato la Chiesa parrocchiale – ci sono 100 casi in tutto il mondo, solo 4 in Italia». Sammy, nativo della provincia di Vicenza, ha saputo trasformare la sua malattia limitante in un’opportunità. «Porta via tanto da una parte, ma dà molto dall’altra – racconta Sammy – la vita dà molte possibilità, più di quelle che la malattia porta via, come quella di aiutare chi ha bisogno. Guardiamoci intorno e armiamoci di buona volontà». Di certo non lo ha scoraggiato: «Mai – prosegue – è stato difficile accettare questa malattia, ma va abbastanza bene».

Sammy studia all’università, scienze naturali e sogna di laurearsi. «È stato un bello scoglio, anche per via di problemi tecnici che tanti non vogliono risolvere. Ma ho trovato tante persone disponibili ad aiutarmi. La disponibilità delle persone è fondamentale in tutto. Con la nostra associazione abbiamo incontrato persone che non c’entrano con la ricerca, che hanno voluto darci una mano e sono diventati grandi amici di famiglia». Sammy con i suoi genitori sono impegnati a sostenere la ricerca sulle malattie rare: «Aiuta

tutto il mondo, siamo in sette miliardi – spiega con la sua semplicità Sammy – abbiamo co-creato il network italiano per le laminopatie che sta facendo passi da gigante, con tanti ricercatori che lavorano assieme». Conta molto la famiglia «Mi sostiene ovunque, siamo una squadra. Avere dei valori, e metterli in pratica, credo sia la cosa più importante». Nel frattempo Sammy ha scritto un libro per raccontare il suo viaggio lungo la Route66, e ha ricevuto la telefonata di Papa Francesco: «Mi ha colpito la sua umiltà – ammette Sammy -mi ha detto “prega per me”…il Papa, che mi dice di pregare per lui, ci pensate?». Ora, come a Borsano, gira l’Italia per portare la sua testimonianza di “drogato di vita”. «Consigli? Io porto la mia esperienza». Straordinaria.