La zona industriale cerca investitori. «Vogliamo portarla fuori dai confini»

Busto entra nel progetto regionale AttrAct. In cambio sconti sugli oneri

Zona industriale attrattiva per gli investimenti, Busto non si lascia scappare l’occasione del bando regionale AttrAct. «Ci interessa ogni strategia che possa attrarre risorse e imprese sul nostro territorio» sostiene l’assessore all’urbanistica , che commenta con orgoglio la notizia della domanda accolta per la prima fase del bando per l’attrattività promosso dall’assessorato allo sviluppo economico di Regione Lombardia.

«Si tratta di un bando regionale che si avvale di fondi europei – spiega Tovaglieri – e siccome Busto sta valutando ogni strategia possibile per attrarre risorse e investimenti sul territorio, e per attrarre imprenditori abbiamo deciso di partecipare a questa iniziativa con l’idea di dare visibilità alla zona industriale, per portarla al di fuori dei confini della città, tanto più ora che i collegamenti ci sono ». Il bando si rivolgeva ai Comuni lombardi, chiedendo loro di mettere a disposizione aree di almeno 10 mila metri quadrati, dismesse o già urbanizzate, pubbliche o private, su cui favorire l’insediamento di nuove attività imprenditoriali, predisponendo un pacchetto di incentivi fiscali sui tributi comunali e sugli oneri di costruzione, che la Regione avrebbe “rimborsato” (all’80%) agli enti locali per una quota massima di 100 mila euro per ciascun progetto.

Busto ha individuato l’area su uno degli ultimi lotti disponibili della zona industriale Sud-ovest, in fondo alla via Arturo Tosi, e ha incassato «il massimo punteggio – come spiega Tovaglieri – perché abbiamo previsto di concedere la massima scontistica sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria». Così, stimando un investimento di 983 mila euro per una superficie di circa 4000 metri di capannone, la quota di scomputo concessa dal Comune arriverà quasi a 100 mila euro. Il vantaggio che offre Busto è che «l’area, già urbanizzata, è già pronta per essere utilizzata». Ora si spera in un investitore privato che voglia approfittare degli incentivi per arricchire una volta di più la “cittadella produttiva” di Sacconago. «Ora non ci resta che siglare l’accordo Comune-Regione per stabilire l’entità del contributo» sottolinea Tovaglieri.