«L’inceneritore? Una risorsa. Fanno più male le sigarette»

Il sindaco di Busto Arsizio Antonelli e il presidente di Legambiente Barcucci replicano al comitato di Borsano

– Su un punto concordano ambedue: l’inceneritore Accam è una risorsa per il territorio e quindi ogni perplessità su di esso è fuori luogo. , primo cittadino di palazzo Gilardoni, e , presidente di Legambiente, replicano con decisione alla provocazione lanciata dal portavoce del comitato antinceneritore di Borsano .

Quest’ultimo aveva infatti rilevato come la presenza di Accam fosse non solo per Borsano ma anche per i comuni contermini fonte di disagio fortissimo portando a sostegno il lievitare delle patologie cardiovascolari. E, a titolo di provocazione, aveva concluso: «se come dice il sindaco l’inceneritore non inquina, allora che lo faccia nel centro della città in mezzo al verde nell’ex edificio del calzaturificio Borri». Rilievi che, per Antonelli e Barcucci, non reggono proprio.

«Landoni ha il diritto di esprimere le sue opinioni – dice il primo – io di rimanere della mia idea, ovvero che l’inceneritore Accam per il territorio di Busto Arsizio rappresenta una risorsa, l’esame epidemiologico non riporta particolari rischi di salute o forti impennate di patologie cardiovascolari, il fumo di sigaretta fa certamente più male; e in più ci sono trenta persone che bisogna preservare».

Antonelli, quindi, conferma la sua posizione proinceneritore e aggiunge: «sono pronto a discutere con tutti di eventuali modifiche migliorative o passaggi nuovi, ben vengano elementi su cui confrontarsi ma non prese di posizione da talebani come quelle adottate da Landoni a rappresentanza del suo comitato».

Nel mondo ambientalista la questione Accam genera divisioni nette: o pro o contro e tertium non datur. Tra coloro che sono a favore della permanenza degli inceneritori vi è Barcucci: «la posizione di Landoni – spiega – mi sembra ideologica e ripetitiva , l’elemento nuovo portato dell’aumento delle patologie cardiovascolari mi sembra insignificante sul piano clinico e non si evidenzia una correlazione tra tali patologie e la presenza dell’inceneritore; l’inceneritore rappresenta invece un valore per i cittadini, poi può piacere o meno, può essere modificato ma penso che la sua importanza per Busto Arsizio sia un fatto oggettivo; so bene che tra noi ambientalisti ci sono posizioni molto diverse al riguardo ma io la vedo così».

Barcucci torna poi a rivolgersi alla provocazione di Landoni: «anziché pensare sempre all’inceneritore – conclude – dovrebbe concentrarsi su altri problemi che caratterizzano Borsano, come il fatto che abbia pochi servizi pubblici o che abbia bisogno di altri negozi, problemi che investono la qualità urbana di quel quartiere, ripetere sempre gli stessi concetti sull’inceneritore non mi sembra molto utile».