Mezzo milione dalle multe e cinque sentinelle in più

Il bilancio in aula. Ma l’opposizione si scatena sulle opere pubbliche

Nel bilancio che ricompatta più che mai la maggioranza spuntano l’assunzione di cinque nuovi ausiliari della sosta e una previsione di 500 mila euro di entrate in più sulle multe. «Ma non per fare più multe» assicura l’assessore alla sicurezza e alla viabilità . E l’opposizione non mette becco.

Fila “liscia” in consiglio comunale la variazione di assestamento di bilancio. Nonostante un paio di numeri, rivelati in modo trasparente dal sindaco nella sua relazione, potenzialmente “dirompenti” per i cittadini, anche se non suscitano particolari quesiti o richieste di precisazione dai banchi dell’opposizione. Il primo sono i 500mila euro di variazione in aumento del capitolo di bilancio relativo alle contravvenzioni, il secondo riguarda l’annuncio dell’assunzione di «cinque nuovi ausiliari della sosta», le temutissime “sentinelle”, da mettere in forze al comando di Polizia locale. «Probabilmente da settembre – fa sapere l’assessore alla partita Rogora – ma non per fare più multe».

Le opposizioni sono più interessate al piano delle opere pubbliche dell’assessore . Il capogruppo M5S nota che i fondi per il palaginnastica sono diventati 1,2 milioni (erano 2 nel progetto originario) e chiede conto sui 4 milioni appostati per l’ex calzaturificio Borri. «Sono fondi da reperire – risponde Riva – per ora ci sarà una prima ristrutturazione funzionale finanziata della “scatola” con un milione di euro di Alfa 1». Così il bilancio fila “liscio”. Anche dall’ex

assessore , sospesa dal movimento ma formalmente ancora parte del gruppo Lega Nord, giungono parole affettuose: «Mi complimento con la giunta per essere riusciti ad escludere la vendita delle farmacie, nonostante un bilancio molto tirato». Ancor più solenne la “benedizione” dell’ex sindaco : «In un momento di stretta degli enti locali, con 463 Comuni in tutta Italia in stato di dissesto o predissesto, sottolineo con positività e orgoglio questo risultato, pur in una realtà penalizzata dalla crisi e da una Costituzione che non aiuta gli enti locali, che è da valorizzare e che giunge in forte connessione con la coraggiosa opera di razionalizzazione delle partecipate».