«Ogni contributo è una speranza»

L’appello del testimonial bustocco di Telethon Salvatore Camodeca, vicepresidente della Uildm locale

È iniziato il mese di Telethon. L’appello del testimonial bustocco Salvatore Camodeca, vicepresidente della Uildm locale: «Ogni contributo versato a Telethon è una speranza. Per curare le malattie ma anche per migliorare la nostra qualità di vita».

E l’assessore all’Inclusione Sociale Miriam Arabini chiede al sindaco Emanuele Antonelli di «impegnarsi al tavolo con Regione Lombardia affinché il nuovo ospedale unico abbia strutture e risorse in grado di assistere persone come Salvatore per il primo soccorso».

Perché oggi Salvatore e chi, come lui, è affetto da patologie come la distrofia muscolare, è costretto a recarsi a Milano, dove ci sono sanitari specializzati per prendersi cura di lui, per ogni esigenza di primo intervento in ospedale. Antonelli di certo è rimasto toccato: «A volte qui in Comune mi scoraggio, ma la tua voglia di metterti in gioco mi dà grande motivazione».

Venerdì al teatro San Giovanni Bosco la prima iniziativa benefica per Telethon 2016, con lo spettacolo “Natale a casa Cupiello” messo in scena dalla Compagnia Filodrammatica Gallaratese, alla sua 138esima replica della piece di Eduardo De Filippo. Un centinaio di scatole di biscotti del cuore Telethon verranno regalate a chi farà un’offerta di almeno 10 euro.

La campagna 2016, sostenuta da Fondazione Telethon e Bnl e dalle sezioni Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) e Avis di Busto Arsizio e Valle Olona, si inserisce come ogni anno nella grande maratona benefica nazionale in programma tra il 16 e il 18 dicembre.

In quel weekend ci sarà una “Casa Uildm-Telethon” anche a Busto Arsizio e Fagnano Olona, sabato 17 dicembre.

«Ci tengo in maniera particolare che abbia giusta luce sul nostro territorio» fa sapere l’assessore Miriam Arabini, che alla conferenza stampa di presentazione ha voluto avere al suo fianco il vicepresidente della Uildm Salvatore Camodeca, bustese e affetto da distrofia muscolare. «Telethon – spiega Camodeca – è una macchina formidabile in grado organizzare progetti ricerca sulle malattie genetiche, rare, di cui le aziende farmaceutiche non si occupano. Sostiene più di 1700 progetti per 470 malattie diverse, con un sistema di controllo e verifica riconosciuto in tutto il mondo. Le malattie si curano, sì, ma Telethon aiuta anche a migliorare la vita quotidiana di chi è affetto da queste patologie. Ecco perché ogni contributo a Telethon è una speranza. Per quanto piccola, ma importante».

La presidente provinciale Uildm Rosalia Chendi ricorda che «nella rete della ricerca Telethon ormai sono state inglobate non solo le malattie distrofiche ma anche tutte le malattie genetiche rare, cosiddette “orfane”, che non hanno ricerca».

Quest’anno lo slogan di Telethon è “presente” e come al solito la raccolta fondi verrà fatta sul territorio con i richiestissimi gadget marchiati con la “T”, come sciarpe e cuori di cioccolato.

«Ogni anno si riesce a raccogliere qualcosina in più del precedente, l’ultimo anno il 4% in più nell’area Lombardia Nord-Novara» ammette Antonio Esposito, responsabile di zona della Bnl, l’istituto che convoglia più della metà dei fondi della raccolta Telethon.