Ora la vita è in verticale. Per Ettore e gli altri bimbi

Il macchinario acquistato da Aias grazie ai bustocchi

La benedizione di monsignor Severino Pagani per G-Eo, l’innovativo macchinario che fa camminare i bambini in carrozzina, che Aias ha acquistato grazie alla generosità di Giannina Migliavacca Tosi, vedova del fondatore Annibale Tosi, e di tanti cittadini bustocchi. «Da gennaio l’utilizzo dell’apparecchiatura sarà a regime – rivela il direttore del centro, Stefano Bergamaschi – dovrà restare in funzione otto ore al giorno, perché c’è già un boom di richieste».

Ieri mattina festa all’Aias di via Alba per G-Eo, il «meraviglioso strumento – così lo definisce il presidente Bruno Ceccuzzi – che serve a far camminare in modo assistito anche i bambini che non hanno l’uso gambe, per far irrobustire loro la muscolatura. Un’innovazione assoluta nel campo della terapia».
Monsignor Pagani lo benedice: «Questo è un evento di bene, del cuore e di unità». L’assessore ai servizi sociali Miriam Arabini ricorda la coincidenza con la giornata della disabilità,

per sottolineare che «il regalo più bello è far vedere la vita in verticale al piccolo Ettore, il primo collaudatore, e a tutti i bambini che non hanno mai avuto occasione di vederla», mentre per il sindaco Emanuele Antonelli «tra i tanti tagli del nastro, questo è il più importante. Sapere che la città risponde sempre così alle richieste di aiuto mi rende orgoglioso e mi aiuta ad andare avanti mettendoci ancora più impegno». G-Eo è stata una scommessa da 280mila euro, stravinta grazie alla generosità di Busto. «L’abbiamo comprato al buio, convinti definitivamente quando abbiamo visto la luce negli occhi del nostro Ettore – racconta Ceccuzzi – ci siamo detti: qualcuno provvederà. E Annibale ha provveduto, facendoci praticamente donare lo strumento dalla sua Giannina. Ma la cosa forse ancora più bella è che tutte le donazioni ricevute ci permetteranno di tagliare drasticamente le liste d’attesa».

Attualmente, l’Aias presta trattamenti per 740 bambini, con una lista d’attesa di altri 260. Un sollievo importante è in arrivo grazie alla ristrutturazione dell’ex casa del custode della scuola che si trova al piano superiore del complesso comunale di via Alba e che fu liberata grazie al decisionismo dell’ex assessore al patrimonio Paola Reguzzoni: «nel giro di 15 giorni», fa sapere Bergamaschi, i lavori saranno completati e il trasferimento dell’ambulatorio per gli adulti libererà spazi per 7 nuovi box per le terapie, in grado di rispondere alle esigenza di una trentina di bambini oggi in lista d’attesa.
All’esterno della nuova “ala” Aias troverà spazio il parco inclusivo, con giochi accessibili anche ai bimbi diversamente abili, per il quale ha già contribuito con un’altalena la raccolta fondi dell’associazione Progettando Domani presieduta da Francesco Iadonisi. Il quale annuncia: «Alla cena benefica del 15 dicembre al “People” raccoglieremo fondi per dotare di altri giochi il parco inclusivo».