«Ormai è chiaro proprio a tutti. A Busto serve un risveglio civico»

La senatrice bustocca del Pd alla luce degli ultimi avvenimenti: «Pasticci che lasciano basiti»

«La vicenda Sea dimostra che a Busto serve un grande risveglio civico e grandi scomposizioni nello scenario politico».

Così la senatrice del Pd giudica l’esito, che l’ha lasciata letteralmente basita, del “mezzo pasticcio” combinato da Palazzo Gilardoni sulla questione della vendita della partecipazione nella società di gestione dell’aeroporto di Malpensa.

«Mi era sembrata subito una scelta non ponderata – sottolinea D’Adda, che si era espressa contro la decisione della giunta Antonelli di dismettere le quote Sea – un’operazione di questa portata va studiata, valutata, approfondita, discussa con le rappresentanze di categoria». Il fatto che il sindaco e la maggioranza abbiamo innestato la retromarcia non basta a tranquillizzare la senatrice “dem”: «Mi stupisce che un segretario di maggioranza ammetta che è stata sottovalutata una questione così rilevante.

Ma anche che adesso, dopo che hanno fatto la “cazzata”, e scusate la volgarità, da Busto vengano fuori a fare il passo più lungo della gamba e a dirci che vogliono finalmente far pesare i piccoli azionisti in Sea – accusa D’Adda – ma adesso non è che un sindaco serio come Stefano Bellaria, che conosce bene le dinamiche di Malpensa e che si è sempre espresso contro ogni dismissione di quote, deve correre dietro al sindaco di Busto…». Insomma, al di là del fatto che la conclusione della vicenda, almeno per ora, con il congelamento della vendita delle quote, abbia preso la piega auspicata, la senatrice bustese ragiona sulla “morale della favola” di questa strana vicenda agostana: «Mi preoccupa molto – e qui i toni si fanno simili a quelli espressi anche da Busto al Centro – che non ci sia nessun dibattito su questi grandi temi, e che la città arrivi sfilacciata su queste grandi dinamiche e partite strategiche. Temo che si stiano facendo passi indietro, e che Busto Arsizio non sia indirizzata sulla strada giusta per essere quel punto di riferimento per il territorio dell’Altomilanese che da sempre ci auspichiamo».

Un duro “j’accuse” nei confronti della nuova classe politica che governa la città: «Arranchiamo – ammette Erica D’Adda – la politica è anche studio, competenza, è anche partito in senso alto. Perché i bilanci, così come il Pgt, si imparano a leggere e ad analizzare all’interno di un partito, non basta qualche corso di formazione».

Tanto per restare sui temi alti della politica, questa era la senatrice del Pd, in qualità di membro della commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro che consegnerà a dicembre le proprie conclusioni, sarà al tavolo dei relatori dell’incontro organizzato sul “caso Moro” dal Pd di Busto Arsizio a villa Calcaterra alle 20.30. Al suo fianco, oltre all’esponente cittadino “dem” Walter Picco Bellazzi e all’autore Silvano De Prospo, ci sarà l’onorevole Gero Grassi, vicepresidente dei deputati Pd e anch’egli membro della commissione d’inchiesta. «In particolare – spiega D’Adda – perché i giovani devono conoscere la storia e la verità su questa pagina ancora tutta da capire, una verità che vorremmo tanto che i brigatisti ancora vivi ci raccontassero. Avremo molte cose da dire questa sera».