Pedemontana dimenticata. «Caro ministro, venga qui»

Il sindaco di Fagnano, Simonelli, riaccende i riflettori: «Roma non la considera più strategica»

È nata come una grande opportunità e si sta trasformando in una grande dimenticata.

È il sindaco di Fagnano Olona Federico Simonelli ad accendere i riflettori sulla triste parabola che sta caratterizzando il discorso della Pedemontana. Una preoccupazione, la sua, che coinvolge anche le alte sfere di palazzo Chigi. «Tra le opere strategiche individuate per il territorio nazionale dal ministro – esordisce il primo cittadino del municipio del castello visconteo – la Pedemontana non figura affatto, questo la dice lunga sul raffreddamento di attenzione verso quest’opera; Del Rio venga a trovarci sul nostro territorio, ne percorreremo insieme un tratto e così potrà rendersi conto di quanto sia utile quest’opera per la nostra zona».

Peraltro per Simonelli il vizio sta nell’origine perché la creatura è nata con un certo ritardo rispetto al tempo in cui avrebbe dovuto venire alla luce. «L’opera avrebbe dovuto sorgere almeno quarant’anni fa – aggiunge – in una zona di sviluppo così importante come la nostra sarebbe stata già da allora un prezioso volano di ulteriore sviluppo; adesso, dopo che è nata con ritardo rispetto ai tempi in cui sarebbe stata necessaria e dopo che sono stati spesi milioni di Euro, si viene a dire che non è più strategica, è davvero assurdo».

E peraltro, così come è strutturata ora, secondo il sindaco fagnanese, l’opera finisce per avere un’utilità per il territorio vallivo ben al di sotto delle attese e delle necessità: «Adesso – spiega il sindaco – serve soprattutto per la Svizzera e per Chiasso ma non doveva essere quello lo scopo».

E, se per caso a qualcuno venisse in mente di pensare che la sua sia la voce di un uomo che grida nel deserto, ricorda che «la realizzazione di quest’opera ha avuto l’unanime consenso del territorio, tolto qualche ecologista un po’ ideologizzato».

Insomma, chiosa Simonelli, sulla Pedemontana vi è stato un pericoloso quanto immotivato raffreddamento di attenzione. Urge dunque che l’argomento torni a scaldare il dibattito politico e soprattutto che torni a essere una pedina luccicante nella scacchiera delle priorità del governo centrale.

Anche perché in ballo vi è una non indifferente questione legata all’ambiente: «I Comuni della Valle – dice il primo cittadino – hanno fatto richieste precise per quanto riguarda le opere di compensazione ambientale, abbiamo un progetto di strada di Valle che è chiamata la “costiola” di circa 300 mila euro, ma a tutt’oggi non sappiamo se e quando si potrà realizzare».

Si tratta insomma di far tornare la bussola dell’attenzione a pendere verso la Pedemontana rendendola più appetibile perché «se è cara non la percorre nessuno» e comprendendone il ruolo di «asse fondamentale per questo territorio».

«Il presidente della Regione Maroni – conclude Simonelli – ha insistito più volte perché il discorso riprenda e speriamo adesso che l’avvento alla presidenza di possa rappresentare un altro segnale importante per riportare l’attenzione su quest’opera. Che, lo ribadisco, per il territorio è di vitale importanza».