Picchia la moglie in gravidanza, poi la violenta

Busto Arsizio - Al 35enne vengono contestati i reati di maltrattamenti e lesioni nei confronti della consorte

– Picchia la moglie incinta davanti agli altri due figli piccoli e arriva a violentarla: arrestato il marito orco. L’uomo, 35 anni di Busto Arsizio, è stato ammanettato l’altro ieri sera dagli uomini del commissariato della polizia di Stato di Busto Arsizio in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Al trentacinquenne vengono contestati i reati di maltrattamenti e lesioni nei confronti della ex compagna. La custodia in carcere, emessa dal gip di Busto Arsizio Giuseppe Limongelli su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Chiara Monzio Compagnoni,

è stata disposta come aggravamento della misura del divieto di avvicinarsi alla vittima al quale l’uomo era stato sottoposto lo scorso 20 maggio per gli stessi reati ma che si è poi rivelata insufficiente a contenerne la violenza. Nel maggio scorso gli interventi e le indagini del commissariato avevano evidenziato la gravità delle condizioni che la donna era costretta a subire in seno a quel rapporto almeno dalla metà del 2015 quando l’indagato, incurante del fatto che la donna fosse in stato di gravidanza e della presenza di altri due figli piccoli, aveva iniziato a colpirla con schiaffi poi trasformatisi in calci, pugni, tirate di capelli, tentativi di strangolamento, minacce di morte e danneggiamenti degli arredi e delle suppellettili di casa. A scatenare la furia del trentacinquenne era l’incontenibile gelosia dell’uomo e ulteriormente peggiorata lo scorso mese di aprile, quando la donna aveva trovato la forza di interrompere la relazione e di allontanare il compagno: in una circostanza il trentacinquenne era giunto a introdursi nell’appartamento della vittima dopo averne scavalcato il balcone e ad aggredirla, colpendola tanto violentemente da provocarle la perforazione di un timpano.

Nei giorni scorsi tuttavia la vittima è nuovamente dovuta ricorrere alle cure dell’ospedale, dove le sono state riscontrate la frattura del naso e contusioni multiple in varie parti del corpo. L’intervento della Volante e i successivi approfondimenti degli investigatori di via Candiani hanno fatto emergere che l’indagato aveva ripetutamente violato il divieto di avvicinamento, approcciando ancora la donna, minacciandola, imponendole rapporti sessuali e infine aggredendola con calci, pugni e addirittura premendole una pietra sulla testa. Da qui l’intervento dell’autorità giudiziaria e l’arresto da parte della polizia. L’uomo si trova ora in carcere. Per la ex compagna l’incubo è finalmente terminato. Non dovrà più temere di ritrovarsi il trentacinquenne davanti all’improvviso, violento come sempre. Non dovrà più vivere nell’incubo di ogni madre: e cioè che l’ex per vendicarsi di lei avesse potuto prendersela anche con i suoi bambini.