«Portate i bimbi da un’altra parte». La protesta divampa fuori dal circo

I manifestanti di “Contro ogni gabbia” al Campone di Busto Arsizio contro l’Armando Orfei Revolution al grido di: «Animali liberi»

“Animali liberi”: studenti e associazioni animaliste inscenano una protesta last minute contro il Circo al Campone di Borsano, all’ultima giornata di show. Ma le famiglie entrano lo stesso, nonostante i civili tentativi di dissuasione.

«Non portate i vostri bambini al circo: gli animali soffrono. Ci sono altri divertimenti più sani, portateli al cinema». Provavano con parole come queste a dissuadere gli spettatori, ieri pomeriggio fuori dal Circo “Armando Orfei Revolution” al Campone, i manifestanti del gruppo di studenti e ventenni “Contro ogni gabbia”, costituitosi spontaneamente in Rete per contestare l’uso degli animali negli spettacoli circensi.

Difficile però convincere genitori con i bambini a starsene lontani dal tendone. Infatti l’afflusso delle famiglie non si è fermato:«Da tanti anni non li porto – ammette una mamma con i suoi bambini mentre acquista il biglietto – ma gliel’avevo promesso. Volevano vedere i leoni e le tigri…».

Monitorati dagli agenti della Polizia di Stato e dai militari dell’Arma dei Carabinieri, gli animalisti hanno intonato cori e, con il megafono, hanno invitato al boicottaggio, proprio mentre le famiglie si avvicinavano alla biglietteria del circo per lo spettacolo delle 16. Non ci sono state tensioni, al di là di qualche protesta dei circensi che, rispetto alla presenza dei manifestanti nella zona del parcheggio all’ingresso del Campone, rivendicavano di aver «pagato regolarmente l’occupazione di suolo pubblico». Del resto, come spiega uno dei giovani promotori del gruppo “Contro ogni gabbia”, «la nostra intenzione non è quella di impedire alle persone di entrare al circo, ma di sensibilizzarle, a partire dai bambini, su quanto sia sbagliato e diseducativo il circo con gli animali».

Insieme a cartelli e striscioni, in via Magenta sono apparsi anche dei giocolieri, per una sorta di “contro-circo” senza animali da mostrare come alternativa costruttiva. Insieme ai giovani, in campo anche una serie di associazioni animaliste, Lav, Cani Sciolti, Iene Vegane e Giustizia per Sasha. «Siamo molto contenti di questa iniziativa partita spontaneamente da un gruppo di giovani – fa notare , responsabile cittadino della Lega Antivivisezione – insieme sosteniamo la petizione per chiedere al ministro Franceschini di rispettare gli impegni per una graduale dismissione degli animali nei circhi».

Ma dal Circo “Armando Orfei Revolution” respingono le accuse rispetto all’utilizzo di animali, «nati in cattività» e quindi non distolti dal loro habitat naturale: «Il nostro circo ha superato tutte le ispezioni. Maltrattare i nostri animali, oltre ad essere inconcepibile a livello affettivo, sarebbe per noi controproducente sul piano economico. Le loro ottime condizioni sono visibili a tutti durante gli spettacoli e nello “Zoo aperto” e da anni non proponiamo più esercizi contro natura come il salto nel cerchio di fuoco, ma solo numeri con movimenti naturali». Nel rispetto del “Regolamento per l’educazione e l’esibizione degli animali nei circhi”, redatto dall’Ente Nazionale Circhi con veterinari, docenti esperti del benessere animale, etologi, ammaestratori e giuristi. Ieri peraltro lo spettacolo delle 18.30 è stato l’ultimo della tournee natalizia, del circo al Campone.