Povia canta a Borsano in difesa della vita

L’incontro al teatro Aurora di Borsano con protagonisti il cantante sanremese e il difensore dei diritti della “famiglia naturale”, l’avvocato Gianfranco Amato

Al teatro Aurora di Borsano la sfida di Povia «contro la dittatura del pensiero unico». L’incontro tra , avvocato varesino, presidente dei Giuristi per la Vita e fondatore del movimento “Il Popolo della Famiglia”, e il cantante , già vincitore al Festival di Sanremo dieci anni fa, lo definiscono «provvidenziale, dopo essere stati l’uno fan dell’altro».

Da allora girano per l’Italia – ieri sera erano a Borsano, invitati dal gruppo socio-culturale della Parrocchia e dalle associazioni “pro-vita” – con il loro spettacolo di infotainment, «una formula sperimentale unica in Italia – spiega Amato – in cui coniughiamo la conferenza su tematiche filosofiche, culturali e religiose, con un concerto». Un continuo rimpallarsi tra i monologhi multimediali di Amato, che si pone il «compito di creare una sana inquietudine verso la dittatura dominante del pensiero unico», e le relative canzoni di Povia.

Tra cui “Chi comanda il mondo”, brano «coraggiosissimo e censurato – lo definisce l’avvocato pro-life – perché i media fanno propaganda. È quello da cui è partito tutto». Racconta Povia: «Ci siamo conosciuti sul palco, non abbiamo mai provato. Io traduco in musica quello che Gianfranco dice. Portiamo un messaggio di speranza, che la fede a costo zero non basta più. La cosa più bella che è successa è il miracolo di aver fatto cambiare idea ad alcuni contestatori». Ovunque vadano, Amato e Povia sono ormai abituati alle contestazioni, e ricevono minacce anche di morte, ma hanno una missione da compiere: «Dobbiamo rompere gli schemi e togliere i paraocchi del pregiudizio ideologico, per convincere che non si può restare passivi di fronte alla dittatura culturale, finanziaria e politica del pensiero unico, denunciata anche da Papa Francesco».