Proposte, minacce e avances ad una ragazza minorenne. Stalker nei guai. Per l’uomo il divieto di avvicinamento

Il quarantasettenne si era presentato anche sotto casa della giovane a Busto Arsizio dove l’aveva spinta a salire sull’auto

Stalker nei guai a Busto Arsizio. Una persecuzione che parte da molto lontano, ma che ora potrebbe trovare finalmente fine. Nelle ultime ore, infatti, il Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio ha notificato la misura cautelare del divieto di avvicinamento a un quarantasettenne italiano che per anni avrebbe perseguitato con minacce e molestie, accompagnate da avances, una ragazza oggi diciannovenne.

La folle passione sarebbe nata quando la giovane, che aveva solo 14 anni, frequentava lo stesso oratorio del figlio dello stalker. Già allora l’uomo aveva iniziato a tempestare la ragazzina di messaggi con i quali, pur dicendosi consapevole della notevole differenza di età, le dichiarava il proprio sentimento. La vittima non era stata in grado, per la sua giovane età e per il timore di reazioni inconsulte, di respingere con decisione le proposte; non così i suoi genitori che, venuti a conoscenza della preoccupante situazione, erano intervenuti ponendo momentaneamente fine ai comportamenti dell’uomo.

Dopo tre anni di tregua, quando la ragazza aveva 17 anni, l’uomo era tornato alla carica facendo leva in un primo tempo sulla sensibilità della ragazza, alla quale raccontava i propri problemi familiari. In breve però avrebbe ricominciato a opprimere la minore con proposte sempre più ossessive e deliranti, seguite da minacce estese ai familiari della vittima ritenuti colpevoli di osteggiare la loro “relazione”.

Qualche volta lo stalker si era anche presentato sotto casa della ragazza e in una occasione l’aveva spinta a salire sulla sua auto dove, gridando e gesticolando, le aveva mostrato della polvere bianca dicendo che era cocaina e di averne appena consumata.

Il perdurare dei messaggi e delle incursioni sotto casa, che in qualche occasione hanno provocato l’intervento di familiari e amici della ragazza, hanno infine convinto la vittima a presentare denuncia al Commissariato di via Ugo Foscolo.

I poliziotti, dopo aver svolto le indagini del caso sotto le direttive della Procura della Repubblica (il Pm Dottoressa ), hanno notificato al quarantasettenne, indagato per il reato di atti persecutori, la misura cautelare con la quale il GIP (Dottoressa) gli vieta di avvicinarsi alla giovane e ai suoi familiari.