«Quel maestro massaggiava i bambini».

Busto Arsizio: in aula la testimonianza della mamma di un alunno che nel 2013 frequentava una scuola elementare. Sul banco degli imputati un ex insegnante della struttura, che deve rispondere di molestie sessuali

– «Il maestro massaggiava i bambini. Mio figlio mi ha raccontato che passava le mani sul braccio e sul viso». È la testimonianza fornita ieri in aula dalla mamma di un bambino che frequentava nel 2013 una scuola elementare di Busto Arsizio (non diciamo di quale scuola si tratti a tutela del minore).

La vicenda è quella che vede sul banco degli imputati un ex maestro della struttura educativa che deve rispondere di molestie sessuali su minori. Una vicenda dolorosa che ieri è tornata nelle aule del tribunale di Busto Arsizio, arricchita di alcune testimonianze diffuse da persone inserite nella cerchia delle conoscenze della famiglia del bambino che avrebbe subito molestie, dal quale poi è scattata l’indagine che ha portato avanti il Pm . «Personalmente – racconta la mamma del compagno di classe del bambino che sarebbe stato molestato –

avevo anche parlato con il preside. Eravamo in quattro genitori: il preside disse che non rappresentavamo la maggioranza e quindi non si fece nulla. Segnalai anche l’abbigliamento poco consono per un insegnante che avrebbe dovuto dare un esempio a dei bambini: il maestro portava pantaloni a vita bassa, tali che si potevano notare persino i peli pubici». In attesa che il tribunale stabilisca la fondatezza delle accuse lanciate dalle famiglie, ci sono altri aspetti che sono emersi ieri mattina e che non depongono a favore di chi dovrebbe educare dei bambini delle elementari: «Una volta – ha raccontato la ex compagna del maestro – ho visto che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti. Non so se sia accaduto altre volte: a me è capitato di averlo visto di persona solo in una circostanza. Poi la situazione è migliorata. Un giorno – racconta la ex convivente – mi disse che era indagato e che lo avevano accusato di aver toccato un bambino e di avergli mostrato un video hard in palestra, ma lui ripeteva sempre di essere innocente e che non c’era nulla di vero».

Il bambino oggetto delle sue presunte attenzioni ha attraversato un lungo periodo di disagio, trasformatosi in terrore quando si trattava di dover entrare in classe alla presenza di quel maestro.«La mamma del bambino – racconta una conoscente di famiglia – mi raccontò le sue preoccupazioni. Era un bambino molto equilibrato e in effetti a un certo punto ho notato un grande cambiamento nel comportamento. La mamma mi raccontava che il bambino era molto preoccupato di dover entrare in aula quando c’era il maestro». «Mi raccontò che il piccolo veniva chiamato alla cattedra e faceva dei massaggi alla gamba del maestro. Un giorno in aeroporto rimase sconvolto quando, vedendo uno spot pubblicitario, riconobbe addosso a un modello gli slip indossati dal maestro».