«Mi dissero che Oriana Fallaci era morta mentre stavo sul palco»

Magdi Cristiano Allam e Gigi Farioli rivivono quel 15 settembre 2006, il giorno in cui scomparve la giornalista fiorentina

«Oriana ci lasciò il 15 settembre 2006. La notizia mi fu comunicata mentre mi trovavo sul palco di un teatro di Busto Arsizio, dove tenevo un incontro pubblico organizzato dal sindaco, l’amico Gigi Farioli».

Così inizia il quarto capitolo, intitolato “Insieme realizzeremo il sogno di Oriana”, del libro “Io e Oriana” di Magdi Cristiano Allam, uscito proprio in questi giorni.

Quel teatro era il Teatro Sociale, e l’incontro pubblico era la prima edizione di “Cento di questi giorni”, manifestazione ideata dall’allora sindaco Farioli per gli studenti delle scuole superiori della città diplomati col massimo dei voti, a cui Allam partecipò come “testimonial” nel 2006, 2007, 2008 (per la prima volta come Magdi Cristiano Allam, dopo il battesimo ricevuto da Papa Benedetto XVI a Pasqua), fino al suo ingresso in politica.

«Per un imperscrutabile disegno della Provvidenza, mentre noi presentavamo ai giovani e alla città il libro di Magdi “Io amo l’Italia, ma gli italiani la amano?” – racconta Farioli – Busto Arsizio si trasformò, grazie alla presenza del vicedirettore ad personam del Corriere della Sera, in una sorta di centrale radiotelevisiva sul tema».

L’incontro con gli studenti al Sociale fu concluso anticipatamente, proprio per permettere a Magdi Allam di intervenire in diretta sulla Rai (l’intervista fu registrata nell’ufficio del sindaco Farioli) e di «isolarsi in una stanza d’albergo» (l’hotel Le Robinie di Solbiate Olona) per scrivere l’editoriale di riflessione e commento sulla figura di Oriana Fallaci, apparso il giorno dopo sul “Corriere della Sera”, che viene integralmente riportato nel quarto capitolo del libro “Io e Oriana”.

Ecco perché quel 15 settembre 2006, anniversario della morte di Oriana Fallaci, rappresenta un indelebile ricordo sia per Farioli che per Allam i quali ieri mattina, nel corso della conversazione telefonica, hanno potuto riportare alla luce, declinando la figura quanto mai attuale della scrittrice.

«La manifestazione “100 di questi giorni” – ricorda Farioli – era un’occasione per premiare giovani che si erano dimostrati eccellenze nello studio e avevano bisogno di avere fiducia, speranza e di incontrare testimoni. Magdi fu scelto da me come testimonial per i giovani. Le sue furono intense lezioni di educazione civica, in cui invitò i ragazzi a riflettere seriamente sul loro futuro e sul loro ruolo nella costruzione della società, parlando di temi come l’identità, le radici, la sacralità della vita».

Anche Magdi Cristiano Allam ricorda quei momenti: «Fu un grande onore, per il rapporto eccezionale con l’amico Gigi Farioli e perché ho sempre apprezzato le iniziative per valorizzare i nostri giovani. Fu un atto bellissimo, e l’ho voluto ricordare perché questo è il retroterra che spiega la ragione per cui il 15 settembre del 2006 io ero a Busto Arsizio sentendomi a casa, in un ambiente familiare, dove c’era da parte di Gigi una grande condivisione».