Rapinavano sui treni sognando Gomorra

Criminalità - I due giovani colpivano sui treni del Basso Varesotto: vittime predilette i minorenni. Poi si compravano la droga

Rapinavano i pendolari dei treni, in particolare minorenni, per acquistare la droga al parco delle Groane. Gli episodi sotto inchiesta, dei quali sarebbero autori materiali sono almeno 7, durante i quali i due hanno derubato 10 passeggeri, ma gli investigatori stanno verificando se siano loro i responsabili di altri colpi. Secondo la ricostruzione investigativa, i due avrebbero messo a segno rapine e scippi, nei paraggi delle stazioni ferroviarie e a bordo dei convogli, tra la zona di Rho e il Basso Varesotto.

Secondo la ricostruzione investigativa i fatti sarebbero avvenuti nel periodo compreso tra i mesi di maggio e di giugno di quest’anno.
A finire nei guai due giovanissimi di 19 e di 21 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine per una serie di precedenti, in particolare per reati contro il patrimonio. Pare si ispirassero ai camorristi di una serie televisiva molto popolare oltre che di grande successo, tanto da essersi recati anche nei luoghi immortalati dalla Fiction. Sui loro profili social avrebbe peraltro pubblicato anche alcuni selfie con le Vele di Scampia sullo sfondo, oltre ad altri scatti che li ritraggono in posa con delle armi giocattolo. Giocavano a fare i “boss”, ma poi certi fatti criminosi li hanno compiuti per davvero, ma nelle ultime ore le loro scorribande sui treni sono finite.
I carabinieri della Compagnia di Rho li hanno riconosciuti e sono stati ritenuti responsabili di una lunga serie di eventi. Sempre secondo la ricostruzione investigativa, la tecnica utilizzata era sempre la stessa: puntavano un coltello a farfalla alla gola delle vittime per poi impossessarsi di cellulari di ultima generazione, portafogli e contanti. I due giovani sono stati arrestati dai carabinieri di Rho: uno si trovava a Garbagnate all’interno di un’abitazione abbandonata, il complice a Pioltello, nella zona del quartiere Satellite.
Grazie all’attività investigativa dei carabinieri quello che stava diventando un autentico incubo è stato neutralizzato. I militari sono riusciti a risalire alle loro identità grazie alle descrizioni fornite dalle vittime attraverso le registrazioni delle telecamere che li hanno immortalati a più riprese. In caserma avrebbero peraltro fatto diverse ammissioni rispetto alle loro responsabilità spiegando che il bottino rapinato gli serviva per acquistare la sostanza stupefacente nella zona del Parco delle Groane. Sono stati trasferiti a San Vittore.