«Restituiremo a questa città un pezzo di storia e del suo centro»

Un pomeriggio a passeggio per la Residenza del Conte, il progetto immobiliare ormai quasi concluso

«Stiamo restituendo alla città un pezzo di centro. E un pezzo di storia». Un pomeriggio a passeggio per i nuovi camminamenti e le nuove piazze e piazzette della Residenza del Conte, il maxi-progetto immobiliare ormai in dirittura di arrivo, sulle ceneri di quello che per vari lustri è stato solamente un comparto degradato e abbandonato tra la piazza Vittorio Emanuele e la via Solferino. A farci strada, Michele Panico, l’imprenditore napoletano che ha rilevato la Soceba, la società promotrice del piano integrato di intervento per il recupero di piazza Vittorio Emanuele. Una storia travagliata che però si avvia verso il lieto fine. Perché a maggio, nelle palazzine che richiamano lo stile liberty, entreranno i primi residenti (sul lato verso via Solferino), mentre a giugno apriranno i primi negozi.

Da piazza san Giovanni è incessante il via-vai di curiosi che percorrono i nuovi vicoli, pavimentati in porfido, per sbucare nella piazzetta più grande del complesso, che si trova esattamente dietro alla palazzina che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele. «La gente viene qui e rimane a bocca aperta, li sentiamo dire “ma che bello!” – racconta Michele Panico – il voto che danno le persone che si fermano a guardare è 10, non c’è altro da dire.

D’altra parte, noi stiamo facendo un lavoro di altissima qualità, non abbiamo risparmiato su niente». Il cantiere è ancora in pieno svolgimento, e ieri l’imprenditore, insieme alla responsabile vendite Monica Castiglioni, era in mezzo agli operai per festeggiare la Pasqua con una grigliata. «L’umore è ottimo – ammette Panico – le nubi su questa operazione si stanno diradando. Abbiamo combattuto molto contro la diffidenza che si percepiva nei confronti di questo cantiere. Era da comprendere, perché si trattava un’opera che era ferma da trent’anni. Ora, con le palazzine una dopo l’altra in via di completamento, anche i bustocchi cominciano ad avvicinarsi: Purché non arrivino in ritardo, perché se no i posti migliori saranno già occupati…».

È stato fino a pochi mesi fa il più grande cruccio di Michele Panico e del suo staff, scalfire quella diffidenza. Sembra acqua passata, ormai: «Noi stiamo restituendo alla città un pezzo di centro, e un pezzo di storia, per farla tornare agli antichi fasti – sottolinea il numero uno di Soceba – nella Residenza del Conte ci sono quattro piazze comunicanti, sicure e protette, che saranno il luogo ideale per passeggiare e per incontrarsi. E non vi dico quando sarà pronta la grande piazza Vittorio Emanuele. Sarà uno spettacolo». Per avviare i lavori si aspetta solo il via libera di palazzo Gilardoni: l’obiettivo di Soceba è di poter consegnare la piazza rinnovata entro la fine dell’estate. A quel punto il centro di Busto cambierà davvero volto, così come le abitudini dei bustocchi.

E Michele Panico ne è già fermamente convinto: «Il vero centro si sposterà qui». I primi contratti per le attività commerciali sono già pronti: un negozio di articoli di bellezza, una profumeria, negozi di abbigliamento, una pizzeria (una tipologia che nella zona pedonale del centro storico oggi manca), altre trattative aperte per un bar e una gelateria. Sono cento le vetrine che illumineranno i nuovi spazi pedonali. «Noi abbiamo piacere che vengano anche i commercianti bustocchi, ne saremmo ben lieti – l’invito dell’imprenditore napoletano – ma non è che i negozi liberi siano rimasti poi così tanti…». Insomma, il traguardo si avvicina a grandi passi. A giugno potrebbe esserci già una prima inaugurazione. E Panico ricorda: «La Residenza del Conte non è per tutti, è per chi la capisce. Come dice il Vangelo, “molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti”».