Ruba l’iphone e chiede il “riscatto”. Estorsore arrestato in flagrante

L’episodio avvenuto nel parco di via Lombardia: in manette un 23enne

Doveva pagare 150 euro in contanti in cambio del cellulare che gli era stato rubato lo scorso mese di settembre in un parco pubblico di Rovellasca, ma i carabinieri nelle ultime ore hanno incastrato l’estorsore. Si tratta di un giovane di 23 anni, residente a Busto Arsizio, già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti.

L’uomo è stato arrestato in un parco di via Lombardia a Busto mentre stava compiendo lo scambio con lo studente minorenne. La vittima dell’estorsione è un giovane di 17 anni di Rovellasca. Il suo incubo è finito domenica sera quando i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Busto sono intervenuti neutralizzando il presunto estorsore.

Secondo una ricostruzione sommaria dei fatti, il giovane studente di Rovellasca era rimasto vittima di un furto del suo cellulare di ultima generazione, un Iphone 5. Si trovava in un parco quando gli era stato asportato il costoso dispositivo elettronico. Dai primi riscontri pare che le due persone, la vittima e l’estorsore, non si conoscessero. Il ricatto sarebbe stato confezionato nelle ultime settimane quando tra i due si sarebbe innescata una trattativa per la restituzione del telefonino al quale il diciassettenne era molto affezionato. Avrebbero definito la somma necessaria per la restituzione dell’apparecchio, l’ora esatta e il luogo della consegna. Dettagli dei quali evidentemente erano stati avvertiti anche gli investigatori che avrebbero pianificato l’intervento, tanto da intervenire prima che il presunto estorsore potesse allontanarsi. L’arrestato, peraltro, pur essendo molto giovane è già una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine.

Nel 2011, ad esempio, era stato arrestato dai carabinieri di Busto dopo aver sfondato con un tombino di ghisa la vetrina del negozio di telefonia “Tre store” dal quale, insieme ad altri soggetti, avrebbe asportato un tablet Samsung, due telefonini Lg e Nokia e diverse confezioni di schede Tre. Il giovane ha anche precedenti per stupefacenti. Tornando alla presunta estorsione di domenica sera, i carabinieri dopo averlo identificato lo hanno trasferito in camera di sicurezza a Busto Arsizio in attesa del procedimento per direttissima che si è svolto ieri mattina: il giudice lo ha rimesso in libertà, rimettendo gli atti alla Procura. Competente sarà il collegio e non il monocratico.