Santino elettorale col buono sconto. «Basta, li ritiro». Ma la polemica resta

Busto al voto - Si scatena la bufera: Fiore annulla l’iniziativa: «Chi è senza peccato...»

– I santini elettorali con il buono sconto accendono la polemica. , che aveva promosso l’iniziativa, decide di annullarla: «Ritiro i buoni e anche quelli già distribuiti perdono di validità». I suoi avversari lo attaccano con una punta di sarcasmo: «Busto non merita ciò».
Ad affondare ancora sulla questione dei santini con il buono sconto distribuiti dai candidati di Busto al Centro Emanuele Fiore e nel quartiere Sant’Anna è la Lista Antonelli: «Marketing elettorale? Deplorevole –

così viene definita l’iniziativa – dimostra che la firma del codice etico, sabato in via Milano, sia stata solo propaganda elettorale. Altro che ingenua concretezza, qui di ingenuo c’è ben poco». La chiosa è al veleno: «Busto non merita ciò» riferimento evidente al comitato #Bustomerita fondato dallo stesso Fiore. Ma , fondatore della lista Busto al Centro, giudica «ridicola» la polemica contro Fiore: «Se di peccato si tratta, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Questa non è la scarpa spaiata di altre epoche, ma un’iniziativa fatta forse con una certa ingenuità e con lo spirito di aiutare i negozianti dei quartieri periferici. A questo punto anche una cena offerta o una bottiglia di vino regalata, cose che altri candidati fanno, dovrebbero essere parimenti considerate situazioni al limite?». Così il protagonista della vicenda, Emanuele Fiore, si trova costretto a «fare un passo indietro, per il bene di tutti» e a ritirare tutti i santini utilizzabili come buoni sconto nei negozi di Sant’Anna e (era previsto per il prossimo weekend) Borsano: «Ho deciso non solo di annullare altre iniziative simili in programma nei prossimi giorni ma anche di annullare la validità dei buoni già consegnati». Eppure Fiore rimane convinto di non aver fatto nulla di male: «Piccoli buoni sconto, nulla di gratuito, consegnati a sconosciuti passanti al solo scopo di dimostrare che con poco si possono creare opportunità per i cittadini – ammette il candidato di Busto al Centro – mi pareva nulla a confronto degli aperitivi, pranzi o cene elettorali che altre forze politiche stanno anche in questo periodo offrendo gratuitamente. Questo era ed è il mio modo di stare in mezzo alla gente: mettersi al servizio degli altri cercando di creare sinergie invece che regalare, come con gli aperitivi con consumazione obbligatoria del comitato Busto Merita e il questionario senza un euro di spesa». Ebbene, aggiunge Fiore, «la stessa strategia dell’unione che fa la forza, ho pensato di usarla nelle ultime due settimane di campagna elettorale per dare un minimo di contributo ai nostri cittadini dimostrando che anche senza grandi eventi gratuiti, per i quali servono ingenti risorse finanziarie, potevo fare qualcosa, seppur poco, per la mia città creando una sorta di rete territoriale tra commercianti e gente comune. Invece si è scatenato il putiferio con accuse che non meritiamo».