Se Milano trova casa a Busto. Un tempio di nome palaYamamay

La squadra allenata dal campione Andrea Giani stabile in via Gabardi

Milano «inospitale», la Powervolley del neo-coach sceglie ancora Busto Arsizio. E il palaYamamay è sempre più «tempio della pallavolo». Quanti elogi per il palasport di viale Gabardi ieri mattina a palazzo Gilardoni, alla presentazione ufficiale del nuovo allenatore della Powervolley Revivre Milano, il campione Andrea Giani.

«Di campi ne ho visti tanti, e strutture sportive l’Italia è da quarto mondo. Ma un impianto così mai: straordinario, bellissimo, perfetto per la pallavolo» il giudizio del “Giangio”, che da pochi giorni ha preso le redini del team milanese. Il patron aggiunge: «Sono molto lieto che giocheremo a Busto anche la prossima stagione, ma non mettiamo limiti. È il più bel palazzo dello sport in assoluto e il territorio ha risposto alla grande».

Il direttore sportivo ricorda i «quasi duemila spettatori» per un match non proprio di cartello contro Sora, per testimoniare «la sensazione di radicamento sul territorio» che la Powervolley Milano prova a Busto. «Ci sentiamo a casa, il palasport è come se fosse nostro». Del resto è lo stesso numero uno della Federvolley ad ammettere che, con una «Milano diventata inospitale per gli sport di vertice, ci sono buone probabilità di vedere la Powervolley a Busto ancora per anni». Così il vicesindaco e assessore allo sport butta lì la provocazione: «L’unica cosa da correggere è la scritta Milano a fianco di Powervolley…».

Sembra uno spot fatto e finito della campagna lanciata dal sindaco , #ilbellodivivereaBusto, per attirare i milanesi ad abitare a Busto Arsizio. Il segreto? «Il gioco di squadra», lo ricorda l’ex sindaco (ed ex pallavolista) .

Perché, come sottolinea Fusaro, «nella pallavolo si tocca la palla una sola volta, e non si può vincere da soli». La sinergia, ben oltre la sola convivenza, è quella che stanno mettendo in campo Powervolley e Futura Volley Uyba, a partire dal progetto “casa Uyba”, dalle scuole e dalle possibili formule promozionali per il pubblico del palaYamamay. «C’è una bella alchimia» ammette , che spera che lo stesso spirito contagi i rapporti con l’amministrazione comunale. «Forse ci siamo ancora conosciuti poco – le sue parole – ci reincontreremo, per parlare di sport e far sì che il “pala” possa attrarre sempre più persone, di Busto e non solo».