«Senza gestione diretta il trasporto non va lontano»

Mozione di Cornacchia sui mezzi pubblici locali: «Servizio anacronistico, riflettiamoci»

«Trasporto pubblico locale, servizio anacronistico. Si torni alla gestione diretta tramite azienda municipalizzata». A buttare il sasso nello stagno del dibattito sul rinnovo del servizio urbano degli autobus è l’ex presidente del consiglio comunale , con una mozione che è stata inserita nell’ordine del giorno del consiglio comunale di domani sera, che vedrà come argomenti clou il piano di ristrutturazione di Agesp Attività Strumentali e le mozioni sul “caro-tombe” e sul nuovo ospedale.

«Ancor prima di assumere determinazioni sul mantenimento od incremento delle tariffe attualmente in vigore per il trasporto pubblico locale – l’opinione di Cornacchia – si rende necessario affrontare un serio e proficuo dibattito sulle future modalità del servizio pubblico cittadino, divenuto anacronistico e quindi non più rispondente alle esigenze attuali e future della cittadinanza».

Busto infatti, fa notare l’ex presidente del consiglio, «a detta dei più, sul piano dei servizi in generale è rimasta arretrata rispetto alle città contermini». In particolare per quel che riguarda i pullman arancioni che girano per la città, ci sono una serie di «necessità» da assolvere: dal «ridisegno complessivo delle reti e delle linee» al «coordinamento degli orari anche per l’interscambio», dallo «sviluppo delle reti complementari (piste ciclabili, car sharing, bike sharing)» all’«accertamento delle aree deboli, ove la domanda di trasporto è ridotta (aree rurali, periferie)», fino alla «miglior accessibilità ai mezzi per categorie più deboli (persone a mobilità ridotta, bambini, anziani)».

E ancora «leggibilità dei servizi, comfort dei mezzi, sicurezza, corsie preferenziali, minori emissioni con mezzi elettrici, di dimensioni ridotte e consoni alla tipologia del servizio da svolgere e biglietterie elettroniche».

Siccome quindi, nelle pieghe della legge regionale sul trasporto pubblico, l’esponente del gruppo misto fa notare la possibilità che il servizio venga «sottoposto a gara piuttosto che “svolto in proprio”, ovvero con gestione diretta», la proposta all’amministrazione è di ragionare sull’ipotesi di «considerare l’opportunità della gestione diretta, mediante azienda municipalizzata, del servizio pubblico urbano che contempli le miglior e più appropriate esigenze di efficienza e di modernità del servizio medesimo».

Anche per «prospettare l’intero rinnovo del parco mezzi, avvalendosi di incentivi regionali e comunitari». Sarebbe un ritorno al passato, visto che Agesp Trasporti, il ramo d’azienda dedicato al servizio dei bus urbani, era stata ceduta, prima in parte e poi in toto, alla compagnia privata Stie, che oggi gestisce un servizio effettivamente da rivedere. Ma, come sottolinea Cornacchia, «con il servizio odierno gli autobus sono sempre vuoti e quindi non danno servizio ma generano inutili costi». Serve dunque una svolta.