Tari, la stangata è arrivata puntuale. Botta da due milioni per i bustocchi

Nonostante le promesse di alcune forze politiche la cifra è ufficiale

Tari, la stangata c’è: un salasso da due milioni di euro a carico delle imprese e delle famiglie bustocche.

Nonostante le polemiche di un paio di mesi fa, con la clamorosa presa di posizione dell’ex sindaco («non voterò un bilancio che preveda l’aumento della tassa rifiuti») e le promesse di esponenti di varie forze politiche di valutare la possibilità di ridurre l’impatto degli aumenti tariffari sulle tasche dei cittadini, la cifra è stata messa nero su bianco nel bilancio preventivo 2017 promosso dalla giunta Antonelli, atteso al voto in consiglio comunale entro la fine del mese di marzo.

Il “conto” che pagheranno i contribuenti – le famiglie, ma soprattutto le imprese e i negozi, in primis le categorie i cui coefficienti di calcolo del tributo sono più alti, come ristoranti, fioristi e fruttivendoli – sarà di due milioni di euro tondi tondi, come dalle prime proiezioni fatte dal sindaco all’inizio del “tour de force” di valutazione del bilancio di previsione, transitato da almeno cinque o sei tavoli di maggioranza. Per capire meglio l’entità della stangata sulla tassa rifiuti, basta fare il raffronto con il gettito Tari del 2016: da 11 milioni e 300mila euro si passerà a 13 milioni e 300mila euro. Gli introiti del balzello, che verranno spalmati sulle bollette dei contribuenti, serviranno a coprire al 100% le spese previste per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Si tratta di 8,39 milioni di prestazioni da pagare ad Agesp e ad Accam e di 2,5 milioni per finanziare il servizio di spazzamento delle strade, ma c’è anche una quota rilevante (oltre 1,6 milioni) che va a coprire gli accantonamenti per il fondo crediti di dubbia esigibilità: significa che anche le somme non riscosse finiscono per pesare sul conto finale della Tari. Stando alle stime effettuate sulla base degli anni precedenti, solo l’82,5% del dovuto verrà effettivamente riscosso dal Comune (comunque, più delle sanzioni al codice della strada, ferme al 74%) nel corso dell’anno. Ora resta da capire se nel corso dell’iter di discussione tra commissioni e consiglio ci sarà spazio per qualche modifica (giace una proposta di modifica del regolamento fatta dall’ex presidente del consiglio Diego Cornacchia) per alleggerire il conto della Tari 2017.