Tutta la città saluta Ernani Ferrario. Epico baluardo della bustocchità

Con Bruno Grampa, fu il fondatore del Magistero dei Bruscitti: per anni ebbe il ruolo di Gran Maestro

Se ne va un altro monumento vivente della bustocchità: addio ad Ernani Ferrario, colonna del Magistero dei Bruscitti. Aveva 89 anni.

Si è spento ieri nel primo pomeriggio, dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale, al culmine di una malattia che lo aveva debilitato da tempo. Imprenditore, titolare di una azienda nel settore della plastificazione, era noto in città soprattutto per aver ricoperto per tanti anni il ruolo di Gran Maestro del Magistero dei Bruscitti, la confraternita che preserva la tradizione enogastronomica tipica della città, da lui fondata insieme al professor Bruno Grampa nel 1975. Avrebbe compiuto novant’anni il 15 maggio, attualmente era Maestro emerito.

«Persona insostituibile, lo ricorderemo come colui che ha illuminato il Magistero – le parole del Gran Maestro Antonio Colombo – era lui la vera memoria storica e il consigliere più importante per la vita del Magistero». Bruno Ceccuzzi, altra colonna della congregazione, ricorda che Ernani «faceva dei Bruscitti strepitosi. Era davvero innamorato della città e delle sue tradizioni. Un uomo d’altri tempi, una persona straordinaria, amico carissimo di mio suocero (Bruno Grampa, ndr), ebbe una vita intensissima, indimenticabili i racconti della vita in Africa. Ci mancherà la sua giovialità la sua comunicativa».

In una frase, «l’ea propi un bustocu». Ernani Ferrario fu partigiano: fu colui che accolse in braccio Angioletto Castiglioni al ritorno da Flossemburg, come ricordò commosso alla scomparsa del deportato. E fu anche impegnato in politica, prima nel Partito Socialdemocratico, poi tra i “padri nobili” della Lega Lombarda di Busto Arsizio insieme a Giancarlo Tovaglieri. «Tra i primi a frequentare la sezione, era tra le figure più importanti – lo ricorda Francesco Speroni, già eurodeputato – grande sostenitore, anche economicamente, alla faccia di chi dice che i bustocchi hanno il braccino corto».

Ricoprì anche l’incarico di presidente dell’Agesp sotto il sindaco Gianfranco Tosi. «Si spegne un altro tassello del puzzle della bustocchità, con cui ho avuto l’onore e la grazia di vivere il conferimento e il riconoscimento della civica benemerenza al Magistero – il ricordo dell’ex sindaco Gigi Farioli, che volle fortemente scolpire il nome della confraternita sulle pietre di palazzo Gilardoni – Ho anche insieme il dolore e la gioia di salutarlo nel passaggio al convivio celeste da confratello fortemente voluto da lui, Gran Maestro emerito». Il funerale si terrà domani alle 11 in San Giovann.