Tutti sul carro con il Tarlisu. Il Carnevale di Busto può esplodere

Domani confermata la sfilata: via alle 14.30 da Corso Europa. Il meteo dice che non pioverà

– Previsioni alla mano, il Tarlisu può cominciare a salire sul carro. Dopo il forfait (causa pioggia) della settimana scorsa, domani si svolgerà regolarmente l’attesa sfilata dei carri allegorici per le vie del centro, appuntamento clou del Carnevale bustese.

Grandi e piccini possono preparare costumi, stelle filanti e coriandoli: domani – salvo imprevisti e toccando ferro – a Busto non pioverà. Tutti in centro dunque per la tradizionale sfilata, resa possibile dall’impegno delle associazioni cittadine con il coordinamento dell’amministrazione comunale e del Distretto urbano del commercio. Nel ricordo sempre vivo di Giovanni Sacconago, vero angelo custode del carnevale e indimenticabile “papà” del Tarlisu.
La sfilata prenderà il via alle 14.30 da corso Europa,

e si snoderà lungo le strade del centro – via Cavallotti, via Bramante, via Mazzini, piazza Trento e Trieste, via Daniele Crespi, piazza Garibaldi, corso XX Settembre, viale Duca d’Aosta – fino a raggiungere il tribunale e tornare verso il centro, con l’ingresso del municipio come ultima tappa. Grande protagonista, come vuole la tradizione del carnevale bustese, sarà il carro della Famiglia Sinaghina con il Tarlisu – impersonato da Antonio Tosi, detto “Ul Pedela” – seguito dai giovanissimi “tarlisini” delle scuole Bossi e dal carro della Bumbasina (Jenny Castiglioni) e della figlia delle due maschere (ancora senza nome, ci torniamo tra pochissimo) interpretata da qualche anno da Monica Colombo. Sul carro faranno baldoria le piccole Bumbasine della famiglia Sinaghina. Ma la sfilata comprenderà anche i variopinti carri della associazioni e delle parrocchie: da Sant’Anna (presente con due carri) a Santa Croce, dall’istituto Olga Fiorini alle Cuffie Colorate e al Club Boschessa. Non mancheranno, a piedi e sui pattini, i gruppi dell’Accademia bustese di pattinaggio, dell’oratorio San Filippo e del Club Boschessa.

Insomma: divertimento, festa e spettacolo garantiti, con il grigio asfalto delle strade che rapidamente diventerà multicolore grazie ai coriandoli lanciati dai bambini (e realizzati anche quest’anno con carta da riciclo). Busto fa festa, con le sue maschere, i suoi oratori, le sue associazioni. Rinnovando un rito collettivo che il maltempo e la pioggia torrenziale hanno impedito di celebrare già domenica scorsa, nella prima delle due sfilate previste. Accennavamo prima alla figlia del Tarlisu e della Bumbasina: sulla pagina Facebook “Città di Busto Arsizio” impazza il concorso per trovarle un nome. Sono già molto numerosi i suggerimenti postati sulla pagina dai cittadini bustocchi. C’è chi, per esempio, chiede un nome che in qualche modo si ricolleghi a Giovanna, in onore di Giovanni Sacconago (in questo senso è abbastanza gettonata la proposta “Nannina”); qualcun altro suggerisce “Rocchetta”, “Bobina” o “Nuusèla” (la navetta del telaio) per onorare la gloriosa tradizione dell’industria tessile bustocca, a cui sono ispirati gli stessi nomi “Tarlisu” e “Bumbasina”.