Un futuro per l’Isotta Fraschini. Oggi l’asta che ridisegnerà l’area

Alle 11 a Busto Arsizio l’assegnazione del lotto verso l’attesa riqualificazione

Il conto alla rovescia è terminato: andrà oggi all’asta l’area ex Isotta Fraschini, senza dubbio la più grande e importante di tutta Saronno. In mattinata, dopo le 11 a Busto Arsizio (alla cooperativa Adjuvant) si saprà quale potrà essere il destino di uno spazio enorme, che qualche decina di anni fa era uno dei cuori pulsanti della città, assolutamente una delle eccellenze della Saronno che contava diverse altre fabbriche di grande nome: all’Isotta Fraschini (gruppo Fincantieri), ai tempi d’oro della metà/tarda anni ’70 e 80, era affiancata la Breda, che tra le altre cose costruiva gran parte dei locomotori dei treni allora targati Ferrovie dello Stato.

Soltanto due mesi e mezzo or sono (era il 30 giugno) la sentenza del Tar Lombardia che aveva sostanzialmente rigettato le richieste di danni e risarcimento avanzate al Comune per oltre 40 milioni da parte della società proprietaria dell’area: la sentenza affermava che il ricorso di Galileo spa (nome della holding) era in parte improcedibile e in parte infondato sia per quanto concerneva l’anti economicità della trasformazione del sito per gli alti costi di bonifica, sia per la decisione di sottoporre a pianificazione unitaria l’ambito

di utilizzo. Unica eccezione, l’insediamento di “Grandi strutture di vendita” (le cosiddette Gsv) sul territorio che secondo il tribunale necessitava di ulteriori motivazioni sulle effettive esigenze di tutela dell’ambiente, non sufficientemente spiegate dal Piano di governo del territorio, approvato però dalla precedente amministrazione e che per questo dovrà essere riconsiderato dall’attuale governo cittadino, palesando una più adeguata motivazione. «Una sentenza – spiegano dal Comune – che apre un importante tema di riflessione sulla grande distribuzione che merita la giusta attenzione e anche un costruttivo dibattito proprio in considerazione delle tante aree dismesse della nostra città, nell’ottica della loro riqualificazione».

Da oggi, al termine dell’asta e dall’identità di chi si aggiudicherà il lotto, sapremo sicuramente di più sul destino di una delle aree strategicamente più importanti di tutto il territorio saronnese. Nei giorni scorsi c’era anche stata una proposta di utilizzo, da parte dell’ex candidato sindaco , che avrebbe voluto costruirci una sorta di parco divertimenti che avrebbe chiamato “Luraland”. Ipotesi respinta dall’Amministrazione comunale.