Una scossa a tutta la città: «Bustocchi, che Movida»

Wine street - Oltre mille persone hanno partecipato alla piccola “notte bianca” di via Leonardo da Vinci

– La piccola “notte bianca” di via Leonardo da Vinci dà la scossa alla città. «Movida? Sì, fatta con giudizio» la lezione di

, titolare dell’Enobene, il wine bar dei Frati protagonista del grande successo di Wine Street, la serata a base di musica, vini di qualità e cibo di strada (letteralmente a ruba il panino con straccetti di maialino e crema di cipolle rosse) che ha reso uno spettacolo di vita la via Leonardo da Vinci. In più di mille si sono presentati per quella che è stata una piccola “notte bianca”, sia per lo scenografico “white chic”

scelto dagli organizzatori come dress code della manifestazione, sia perché gli astanti, ma anche i cantanti della formazione Cassiopea guidata dal maestro
, hanno fatto le ore piccole. Senza suscitare, peraltro, più di tante lamentele o proteste da parte dei residenti della via che porta alla Chiesa, nel cuore del quartiere dei Frati. Poco prima di mezzanotte, la voce di
cantava ancora De Gregori accompagnato al piano da Gallazzi, mentre la soprano
(già protagonista del concerto di Capodanno) incantava con l’aria di Morricone di “C’era una volta il west”. In giorni di polemiche sull’eterna lotta tra la movida e i residenti, una bella lezione di come la città possa ravvivarsi in modo sostenibile: perché, come ammette lo stesso Rocco Luca di Enobene, «va bene la movida, ma va fatta con giudizio, serenamente, senza disturbare e rispettando gli orari. Questa iniziativa è il classico esempio del fatto che, se si stuzzica la gente con le proposte giuste, Busto è una realtà che partecipa e risponde positivamente». E in effetti Wine Street è stato un successo: «Ci è piaciuto tantissimo soprattutto il miscuglio tra giovani e adulti – spiega il titolare del locale di via Leonardo Da Vinci – la gente si è divertita serenamente, in modo tranquillo. C’era una reattività positiva da parte di tutti i nostri ospiti. In tanti ci hanno chiesto di farla con spesso». Tra questi, anche il neo-assessore alla cultura
, che intende puntare proprio su questo modello di collaborazione con le attività commerciali per diffondere una movida buona e sana in città.