Nelle “bigiate”c’era la leggerezza della gioventù

Cara provincia, che ricordi fantastici che mi avete regalato con l’articolo sulle bigiate. Mi è venuta un po’ di malinconia nel ripensarci: le mattine al Sacro Monte, le partite di carte al Veratti, il giro ai Giardini Estensi. Ecco, così sembra che non ero mai a scuola: diciamo che non ero uno studente modello, ma ho fatto il mio, trovando il giusto equilibrio tra impegno e un po’ di svago giovanile. Non avendo figli sono rimasto arrugginito sul tema regole della scuola: scoprire il registro elettronico mi ha sconvolto! Un sms a casa appena si è

assenti? Sarebbe stata una tragedia. Al di là delle battute però, forse i ragazzi di oggi, con queste regole così ferree, si perdono qualcosa di in parte sbagliato ma anche utile per crescere: l’opportunità di fare e quindi di capire qualcosa di “sbagliato” ma pieno di spensierata leggerezza, che forse al giorno d’oggi non guasterebbe affatto.