Alessandro Ceccoli trionfa al Premio Morselli 2017

Presentata anche la rarissima bottiglia di vino “Al Sasso di Gavirate” prodotta dallo scrittore

Ritrovato il vino “Al Sasso di Gavirate” di . Durante la premiazione della IX edizione del Premio per il romanzo inedito, intitolato allo scrittore gaviratese – che ha visto il trionfo del romanzo “Henrico Valdez Moreno il Gioco dell’oca” di – nella splendida cornice del Parco Morselli, una bottiglia di vino speciale ha rubato la scena, l’unica (per ora) bottiglia superstite della vendemmia 1956, prodotta dallo scrittore Guido Morselli a Gavirate, nelle vigne intorno alla Casina Rosa,

l’eremo che lui stesso aveva progettato, dove viveva e ha scritto i suoi romanzi. Una polverosa e preziosissima bottiglia, uscita dalla cantina della signora – figlia del secondo custode del podere Morselli di Santa Trinita Giulio e Lucia Bosatelli, i custodi del podere Morselli dal 1947 che coltivavano le viti di Morselli – e che è stata donata ieri alla Mostra Permanente dedicata a Guido Morselli, ospitata da anni all’interno della Casina Rosa del Comune di Gavirate. Un autentico tesoro che è stato ritrovato grazie ad Attilio Ossola, gaviratese di origine che ha conosciuto Morselli e che custodiva l’antica etichetta del vino di Morselli: «Mio nonno e Bosatelli si consultavano per il procedimento di vinificazione, perché anche il nonno, nella cascina Gadash, produceva un vino, il Clinton, e collaborava con il custode del podere Morselli per il processo di potatura delle viti».

L’avventura del ritrovamento del vino di Morselli è rivelata all’interno del volume “Varese Terra da Vino – Guido Morselli e il Sasso di Gavirate” del giornalista , che è stato presentato durante la giornata. Un pomeriggio ricco di avvenimenti, come ha sottolineato il presidente del Comitato Guido Morselli il Genio Segreto : «Questa edizione è senz’altro tra le più sorprendenti, dal teatro inedito al vino di Morselli, sembra quasi che lo scrittore ci abbia voluto mandare il suo messaggio letterario attraverso una bottiglia». Rivelata anche la classifica e premiati i finalisti al Premio Morselli, frutto di intenso lavoro di lettura, in cui si distingue secondo Raffo «la varietà e l’originalità degli argomenti proposti, dal romanzo-cronaca, al racconto fantastico, dal pamphlet al romanzo neoverista, testimonianza di una genuina ispirazione nella narrativa contemporanea». Al secondo posto dopo Ceccoli, “Madre del nulla” di Giovanni Dacò, al terzo posto “Bessa” di Mario Giacompolli, a cui seguono i finalisti “Buio ai margini della città” di Alberto Ghezzi, “Madonna ’Miricana” di Maria Gabriella Licata, “Tre fratelli” di Paolo Deamaestri, “L’uomo che sognava” di Claudio Zanini, “Le note strampalate” di Pierpaolo Frailis e “Il corso dei destini incrociati” di Marcello Caprarella. A celebrare lo scrittore bolognese di nascita e gaviratese d’adozione l’affascinante omaggio al capolavoro “Dissipatio H.G.”, “La ragazza dall’occhio nero”, Sintesi musicale in cinque movimenti per voce e chitarra” a cura dell’attore Marco Odorico della STCV “Anna Bonomi” e del musicista Francesco Schirru. Diciotto minuti di un’esecuzione musicale e letteraria dedicati al secondo capitolo dell’opera morselliana più celebre, «una ricerca armonica, tra metrica e melodia» spiega Odorico «per dare voce alla capacità di descrivere con poche parole concetti ampi e filosofici che abbiamo reso con una versione scarnificata del testo e la struttura circolare dei loop di chitarra». A conclusione della giornata la degustazione dei vini varesini offerta dalla Cascina Piano di Angera di Franco Berrini e della Azienda Agricola vitivinicola “Laghi d’Insubria” dei coniugi Quadrelli.