I 61 minuti del Bernascone e le “strane” Cappelle. Un viaggio varesino tra mistero e simbologia

Roberto Caronno, direttore di chirurgia generale all’ospedale Sant’Anna di Como e originario di Induno, dedica un libro alla città e al Sacro Monte

L’amore per il Sacro Monte di Varese lo ha spinto a scrivere un libro intrigante, coinvolgente e suggestivo. Per un attimo ha smesso il camice da medico indossando quelli più investigativi da “Dan Brown varesino”, scrivendo un libro, “Piccoli misteri del Sacro Monte di Varese”, edito da Macchione, in cui sono stati raccolti e raccontati simboli “nascosti” del cuore di Varese. Veri e propri misteri.

L’autore del particolare volume è , direttore della chirurgia generale all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. E a leggere il piccolo volume nasce spontanea la voglia di arrampicarsi sul percorso delle cappelle e sgranare gli occhi per scoprire i simboli disseminati lungo il percorso e “leggerli” con occhi diversi, apprezzandone il mistero e l’unicità.

«Con questo libro – dice il medico di Induno Olona, per tanti anni in servizio anche a Varese – è come se volessi rendere omaggio al Sacro Monte, un luogo di cui sono profondamente innamorato». I misteri raccontati e interpretati dal medico del Sant’Anna sono diversi a partire dal minuto in più contenuto in uno dei quadranti del campanile del Bernascone. «Il libro – ha detto il medico – è suddiviso in due parti. Uno valuta la simbologia del percorso delle cappelle;

l’altra parte è dedicata all’approfondimento di uno dei quadranti del campanile del Bernascone perché abbiamo scoperto che ha un minuto in più. Nei primi anni ho raccolto quello che osservavo e ho iniziato a fare studi personali che sono sfociati in una visita guidata. Nella gita mentre aspettavamo gli altri, io e un caro amico e collega, molto sensibile, seduti dietro la statua del Papa Paolo VI guardiamo in alto e ci diciamo che c’era qualcosa di strano nel quadrante: c’era un minuto in più. Volevo capire cosa volesse dire, ho cercato di sentire astronomi, matematici. Ho cercato su internet e mi ritrovo solo un appunto dove si diceva, anni prima di me, che qualcuno aveva notato quel minuto in più. Quindici anni di studio, di valutazioni, il tipico ritornello che ti resta in mente».

Poi un giorno, l’epifania: «Nella notte di Halloween dello scorso anno si è aperto un mondo, tipo effetto domino – continua Caronno – Mi sono chiesto perchè quel quadrante e non l’altro. Quando si arriva al Sacro Monte il pellegrino non vede il quadrante. Nella parte opposta c’è il convitto delle suore di clausura e mi sono detto che probabilmente è un messaggio rivolto a loro. E poi dicevo: dove è questo minuto in più? È tra il sei e il sette. Hai 61 minuti. Può essere un errore, ma uno che lavora in quel cantiere per così tanti anni e valuta ogni cosa, può sbagliare una cosa così? È certamente qualcosa di voluto. Probabilmente un messaggio religioso per le suore e questo potrebbe essere: è un’interpretazione».

Il libro è quindi quasi come una caccia al tesoro che ispirerà tanti amanti del Sacro Monte.