Storie e melodie con Massimo Priviero. Il soldato al servizio della musica vera

Il cantautore domani alle 18 a Varese Dischi con il nuovo album “All’Italia” presentato con uno show live, acustico e gratuito

Fortunatamente ha altri contorni, altre conseguenze e un altro peso. Ma quella di è comunque una battaglia vera. Fondamentale. E sacrosanta.

Si chiama “Salvate il soldato disco” l’iniziativa di cui il rocker veneto è protagonista. Con un’eco non casuale al capolavoro cinematografico di , Priviero sta girando l’Italia per promuovere la battaglia. Una battaglia personale, una battaglia di tutti. Quella per salvare dal nemico digitale la cultura “fisica” della musica (vinili, dischi, l’odore della polvere sulla copertina di un album) e con essa anche i suoi pochi “templi” rimasti, i negozi di dischi, intramontabili luoghi di incontro, di scambio, di vita, musicale e non solo.

L’iniziativa di Priviero arriva anche a Varese: domani sera a partire dalle 18 in Galleria Manzoni, il cantautore sarà protagonista di uno show live in acustico organizzato da Varese Dischi, grande baluardo della musica con la “m” maiuscola di casa nostra. E la performance, gratuita e aperta al pubblico, sarà anche una grande occasione per conoscere e apprezzare l’ultimo squisito lavoro di Priviero, “All’Italia”.

Un disco pensato e realizzato come un grande concept album, come un viaggio musicale che parte dal Novecento e arriva fino ai giorni nostri. Lungo l’album e attraverso lo scorrere del tempo, Priviero racconta, canta e suona la migrazione italiana fuori dai nostri confini, oltreoceano, in un ipotetico filo rosso che lega passato, presente e futuro.

In “All’Italia” si alternano storie di giovani che partono verso la Francia Sud Occidentale per passare la propria vita come contadini ad inizio secolo scorso ma anche ritratti di ragazzi dei giorni nostri “scappati” all’estero, a Londra o a Parigi in cerca di un futuro e di una possibilità di lavoro. Ci sono gli addii, ci sono i ritorni dei “vecchi saggi”, e c’è anche il Bataclan, la strage, la guerra, la paura. Il tutto sciolto in un suono delicato, dolce, calmo, ora intimo ora nostalgico che ancora una volta certifica la qualità e la raffinatezza di uno dei più grandi cantautori della scena musicale italiana.

Quello di questa sera è dunque, un appuntamento imperdibile, per tanti motivi. A Varese Dischi si parlerà di musica, si parlerà di cultura ma si sentirà anche il suono di un grandissimo artista, ormai alla soglia dei 30 anni di carriera, capace di unire la sua arte oratoria da cantastorie alla sua attitudine, unica, di grande musicista.

Insomma, tanta roba. Fidatevi.