Cosma e una All Star Band. «Io, animale da gruppo»

Il varesino pronto all’uscita di Gizmodrome, album con mostri sacri della musica

Da Comerio, dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, un gruppo internazionale, , per fare musica con passione e il gusto di suonare insieme: un privilegio da grandi artisti con . Uscirà venerdì l’album “Gizmodrome” che segnerà il debutto per l’omonima formazione composta da , storico batterista dei Police, Oysterhead e compositore di numerose colonne sonore, bassista, già membro dei, il chitarrista chitarrista, ex , , e e Vittorio Cosma tastiere ex componente della e collaboratore storico di . Ed è proprio il varesino a raccontare la genesi di una “All star band”, con un sound eterogeneo, che fa ripensare ai grandi progetti anni 70, in particolare della scena progressive e jazz/rock.

«Tutto è nato dal mio rapporto con Copeland. Ci siamo conosciuti quindici anni fa, quando seguivo la direzione artistica della Notte della Taranta. Abbiamo condiviso palco, arrangiamenti e le tappe dell’iniziativa che è stata portata in giro per il mondo. Tra un albergo e l’altro siamo diventati amici».

Una sera come le altre «Stewart mi ha proposto di creare una piccola band. Ovviamente ero contentissimo e ci siamo sbizzarriti, non avendo vincoli, a chiamare gli artisti di tutto il mondo». Così si è aggiunto Adrian Belew, leggenda delle sei corde, che «ha accettato subito di essere il frontman. Poi una sera al telefono, Stewart mi ha proposto di chiamare Mark King. E mentre parlavamo gli ha mandato un messaggio. In pochi minuti è arrivata la risposta positiva e così la band era fatta».

Dal cassetto sono usciti «brani che avevo composto io, i suoi e quelli creati insieme. Un divertissement che aveva solo l’obiettivo di fare ciò che ci piace». Un melting pot di talenti, stili e background che in preda a una creatività “selvaggia” ha dato vita a un suono brillante, elettrico e imprevedibile.

Nel frattempo Cosma, che suona con gli Elio e Le Storie Tese, racconta il progetto a , aka : «Mi ha dato del pazzo: “Avete una band del genere e non fate nulla? Facciamo un disco”». E qui c’è la chiave dell’originalità della band. Non sono artisti in cerca di gloria o affermazione, nessun contratto da rispettare, niente vincoli, ma solo la gioia di ritrovarsi a fare musica. «Quella che provavo a 16 anni. Ci siamo chiusi in studio per 15 giorni senza committenza e con canovacci di brani per creare una band che ci piacesse».

La dimensione del gruppo è la più congeniale per Cosma che iniziò proprio in una celebre formazione, la Premiata Forneria Marconi.

«Mi sono sempre trovato bene nei progetti collettivi dalla Taranta al Concertone del primo Maggio, dai Deproducers (collettivo musicale con , e ) agli Elio e le Storie Tese. Da un paio d’anni faccio uno spettacolo da solo. Mi piace, ma non sono felice come quando suono con una band. È più bello interagire e condividere sul palco, prima e dopo lo show. Sono un animale da gruppo. Sono nato in una band e finirò con una band».