I mitici modelli Magni diventano un quadro

La mostra - Al Temporary Workspace del Novotel di Malpensa l’esposizione dell’artista Jacopo Ghislanzoni

Il marchio Magni è da sempre sinonimo di qualità, ma adesso le moto realizzate nello stabilimento di Samarate sono pronte a diventare anche oggetti d’arte. Sarà una mostra evento dedicata alle due ruote ad aprire la nuova stagione espositiva, dal prossimo 15 settembre al 2 ottobre, del Temporary Workspace del Novotel dell’aeroporto di Malpensa. In mostra, le opere del giovane artista lecchese Jacopo Ghislanzoni e, per la giornata inaugurale, anche le mitiche moto Magni, in un binomio che unisce arte e design,

colore e velocità. Gli spazi espositivi dell’hotel ospiteranno una selezione di opere realizzate dall’artista dedicate ad alcuni dei più bei modelli di moto prodotti nelle officine Magni di Samarate. Non è la prima volta che Ghislanzoni dedica le sue opere alle due ruote; dopo le serie per Guzzi, Yamaha e l’altro grande marchio varesino del settore, Mv Agusta, il percorso di ricerca dell’artista lecchese è dedicato a una delle ultime officine italiane che lavorano in modo artigianale, creando modelli di moto personalizzate e diventati ormai parte della storia del motociclismo. «Ho sempre amato le Magni, opere d’arte su due ruote, capolavori assoluti – afferma Ghislanzoni – così quando ho conosciuto Giovanni Magni ho capito quanta bellezza vi fosse in lui, nella sua inesauribile passione e nel suo straordinario lavoro, artigiano e creatore di meraviglie. Così d’improvviso, ho avuto l’idea di raccontare le sue creazioni, le sue motociclette e i suoi bolidi con un’indagine artistica mirata a rendere le Magni vere e proprie icone pop». L’artista nei suoi quadri non racconta solo l’oggetto estetico ma vuole essere anche la narrazione della storia, della passione e del lavoro che porta alla nascita di queste vere e proprie opere d’arte su due ruote. Ghislanzoni non si limita a ritrarre l’oggetto figurato, ma cerca il contatto personale con chi le realizza; così ha fatto anche questa volta, visitando l’officina di Samarate e incontrando Giovanni Magni.