Parte il Giro di Padania Se lo sport è politica

LONATE POZZOLO «Sarà anche un evento sportivo, ma che nel filmato di presentazione ci sia Renzo Bossi che percorre l’ultimo chilometro di una tappa, qualche dubbio lo fa venire».

Mancano pochi giorni alla partenza dei corridori eppure il Giro di Padania non smette di provocare polemiche. A Piacenza il sindaco ha negato il passaggio della corsa, a Laigueglia un consigliere comunale ha presentato un esposto al prefetto per chiedere l’annullamento della corsa mentre sui monti di Trento verranno disegnate centinaia di croci bianche sull’asfalto. A Lonate, partenza della terza tappa, non si preparano proteste eclatanti, ma la presentazione del Giro ha provocato qualche mal di pancia.

A disturbare è proprio il termine Padania. «La Padania non esiste – dice indignata Nadia Rosa, capogruppo dei Democratici Uniti – Se l’avessero chiamato “Giro della Pianura Padana” nessuno avrebbe avuto niente da ridire. Ora non possono sostenere che la politica non c’entri nulla». Critiche solo in parte mitigate dalle possibili ripercussioni positive. «Sono contenta che la corsa porti qui tante persone, con ricadute anche sull’economia locale».

Sulla questione aveva già risposto il sottosegretario <+G_NERO>Michelino Davico<+G_TONDO>, Lega Nord, presente a Lonate per la presentazione della corsa. «Qui la politica non c’entra nulla. Per vedere il ciclismo non si paga il biglietto. La strada è di tutti: destra, centro e sinistra. Certo, il nome è servito anche a farci pubblicità – ha aggiunto sorridendo sornione – l’avessimo chiamato in un altro modo probabilmente non ne avrebbe parlato nessuno».

Del carattere prettamente sportivo della manifestazione sono convinti anche gli esponenti di maggioranza. «Sono orgoglioso che questa corsa parta da Lonate – dice Francesco Basile, consigliere con delega allo sport – E’ anche un modo per far sì che, finalmente, si parli della nostra città in modo positivo». Per quanto riguarda le polemiche «spiace, ma in questi casi la politica farebbe bene a restare fuori dallo sport».

«Abbiamo garantito il patrocinio a un evento di natura sportiva – spiega il sindaco Piergiulio Gelosa – Ci è stato presentato come un tour professionistico riconosciuto dalla federazione, senza sponsor di natura partitica. Chi vuole strumentalizzare la manifestazione dandole un significato politico sbaglia».

Tiziano Scolari

f.tonghini

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