La Minetti in bikini per la Parah Bufera al Pirellone: “Si dimetta”

MILANO La Minetti in bikini sulla passerella della settimana della moda rinfocola la polemica sul suo ruolo in consiglio regionale. Il Pd rilancia: «Dimissioni». Il Pdl la difende: «Non accettiamo lezioni di moralismo». Non poteva passare inosservata al Pirellone la notizia della controversa consigliere del Pdl Nicole Minetti ingaggiata come testimonial del marchio gallaratese di biancheria intima Parah per la settimana della moda di Milano. Il Pd rilancia la richiesta di dimissioni, per voce del capogruppo, il comasco Luca Gaffuri: «Ormai il consiglio regionale è diventato un luogo di gossip, sotto i riflettori dei media internazionali, un’istituzione delegittimata. L’errore rimane quello iniziale, voluto da Berlusconi e accettato da Formigoni. È ora che il passo indietro, chiesto da molti big del suo partito, finalmente avvenga».

Tra i suoi compagni di banco pidiellini non c’è gran voglia di parlarne. Giorgio Puricelli declina l’invito a rilasciare dichiarazioni per occuparsi di questioni più serie, come Malpensa, il fiscal compact o la città metropolitana, mentre non è raggiungibile nemmeno l’altro rappresentante varesino Rienzo Azzi. Il capogruppo Paolo Valentini però rifiuta «le lezioni di moralismo dalla sinistra, che ha in passato ha candidato a vario titolo ex terroristi, pornostar o comici che non si sono mai visti in consiglio regionale».

Valentini difende la Minetti indossatrice: «A meno che non sfila quando è convocata l’assemblea, sono affari suoi. Altrimenti tutte le professioni sono incompatibili, gli avvocati e i commercialisti come le modelle. O vogliamo discriminare una categoria?». L’assessore regionale allo sport e ai giovani Luciana Ruffinelli, leghista bustocca, se la cava con l’ironia: «La mia linea è quella del presidente Roberto Formigoni, che le ha appena confermato la fiducia, chiedendole però espressamente di lavorare. Credo però che intendesse dire di lavorare nell’ente pubblico che le paga lo stipendio…». Fuori dalla battuta, Ruffinelli non stigmatizza in sé la scelta di sfilare in passerella, ma lancia un appello alla Minetti: «Se vuole fare questa esperienza professionale, perlomeno devolva tutto il ricavato in beneficenza, per sostenere una buona causa».

Sorride anche Stefano Tosi, consigliere regionale varesino del Pd: «Nicole Minetti deve decidere cosa vuol fare da grande, o fa la modella e l’indossatrice, e non ci sarebbe niente di male, oppure fa il consigliere regionale. Visto che in consiglio e in commissione non ha un alto tasso di presenza e non si può certo dire che eccella in quel lavoro, sarebbe ora che facesse definitivamente una scelta». Poi Tosi si fa più grave quando pensa all’«immagine insopportabile, che nuoce a chi svolge seriamente questo ruolo». Per il lecchese Carlo Spreafico (Pd), «una figura come la Minetti non è quello che i cittadini si aspettano di vedere nelle istituzioni. È un altro dei problemi di Formigoni, perché è stata eletta nel listino, scelta e garantita personalmente dal governatore». Insomma, ora la maggioranza non può lavarsene le mani: «Chiedere le dimissioni della Minetti ormai è facile, ma sono Lega e Pdl a bloccare dalla scorsa legislatura la nostra proposta di legge elettorale che prevede di abolire il listino».

e.marletta

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