Digitale flop e caro-canone E i varesini divorziano dalla Rai

VARESE «Nella nostra provincia sono 30 le persone che, nel 2012, hanno disdetto il canone Rai». La conferma arriva da Francesco De Lorenzo, Federconsumatori Varese. Nel 2011 erano state dieci. Se il numero di utenti che ha abbandonato il servizio è triplicato in un anno è colpa di un diffuso malcontento, legato da una parte ai problemi di ricezione causati dal digitale terrestre, dall’altra all’aumento del canone Rai che quest’anno sarà di 113,50 euro (un 1.50

euro in più rispetto allo scorso anno). Una volta, inoltre, il canone Rai era l’unica spesa che doveva affrontare chi era in possesso di un televisore. In tempi recenti, invece, sui telespettatori si sono abbattute numerose spese a fronte di un servizio non sempre all’altezza delle aspettative.
Nel 2011 la stangata di (almeno) 110 euro per adeguarsi al digitale tra acquisto del decoder e supporto di un antennista. Poi i problemi relativi al segnale che salta in caso di maltempo. Senza contare un po’ di delusione: perché è vero che l’offerta di canali è aumentata, ma è anche vero che le nuove reti spesso sono contenitori in cui vengono trasmessi vecchi programmi.
Nel 2013 potrebbero arrivare nuove spese per chi è in possesso di un apparecchio televisivo, questa volta in concomitanza con l’introduzione della Long Term Evolution (Lte). Secondo alcuni antennisti, la tecnologia di quarta generazione per la banda larga mobile potrebbe interferire con le frequenze del digitale terrestre.
«Oggi i canali del digitale terrestre arrivano a 69, ma già dai primi mesi dell’anno saranno ridotti a 60 per lasciare spazio a internet di quarta generazione – spiegano – Il fenomeno andrà a interessare specialmente le città, dove gli impianti sono tanti. L’utente dovrà dunque “filtrare” le frequenze con un filtro che dovrà essere installato da un antennista e il cui costo potrà oscillare dai dieci euro in su». Chi vuole recedere dal canone Rai deve fare un versamento con vaglia postale di 5,16 euro allAgenzia delle Entrate e cedere tutti gli apparecchi detenuti. La disdetta dell’abbonamento denunciata entro il 31 dicembre dispensa dal pagamento del canone dal 1 gennaio dell’anno successivo mentre la disdetta entro il 30 giugno dispensa dal pagamento del canone dal primo luglio.

s.bartolini

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