«Aeroporti, più regole e sanzioni»

Malpensa - Per Luigi Tripodi, della Uiltrasporti, la politica deve intervenire a tutela di lavoratori e passeggeri

– Mapensa rimane un’opportunità di lavoro per il territorio o rischia di trasformarsi in una grande “fabbrica” senza certezze, sempre più povera? Il mercato del trasporto aereo è da regolamentare, sostiene Luigi Tripodi della Uiltrasporti di Varese, «per non togliere diritti e non decurtare salari ai lavoratori, ma anche per garantire qualità e sicurezza ai voli delle diverse compagnie aeree». A Malpensa sono già 5 le società di handling (servizi di assistenza a terra alle compagnie aeree) presenti nei due terminal.

E ogni volta che una di queste società perde l’appalto con un vettore aereo, chi acquisisce il nuovo cliente taglia diritti normativi ed economici ai lavoratori. «Quest’estate negli scali milanesi, oltre all’aumento dei passeggeri e movimenti aerei (il 2016 segna + 1 milione di passeggeri), abbiamo dovuto gestire alcune vicende complesse e spinose che hanno visto i lavoratori impegnati a difendere i propri diritti unitamente ai sindacati Confederali, impegnati a trovare le migliori soluzioni in difesa dei livelli occupazionali e dei diritti acquisiti», ricorda Luigi Tripodi: «Su tutte la complessa vicenda della clausola sociale che ha visto coinvolte le società Aviapartner e Wfs». Per i lavoratori dell’handling, si è trattato di lasciare per strada la contrattazione di secondo livello e un quindici per centro di stipendio.Di recente, hanno avuto molta enfasi i provvedimenti che ENAC ha preso nei confronti di Aviapartner in entrambi gli scali, con procedure ancora aperte ad ogni possibile soluzione, inclusa la sospensione effettiva della licenza per due mesi. «Siamo fortemente preoccupati per le possibili ricadute che inevitabilmente i lavoratori rischiano di dover subire», annota Tripodi. «Come Uiltrasporti, da anni sollecitiamo le forze politiche a un cambio delle regole, alla ricerca di una soluzione che possa dare risposte al territorio e ad un aeroporto come Malpensa che è stato costruito con obiettivi di massima efficienza e sicurezza. Sembra di parlare con i sordi. Servono regole aeroportuali e sanzioni per chi non le rispetta se non si vuole andare alla deriva e arrivare a un punto di non ritorno. Ci appelliamo a Sea e ad Enac».Così non va e occorre fare qualcosa in fretta, secondo la Uiltrasporti di Varese. «La strada per dare una regolamentazione al mercato del Trasporto Aereo è la limitazione degli Handler operanti negli scali milanesi». Come è appena stato fatto a Fiumicino, del resto.

C’è un filo conduttore nelle numerose crisi aziendali, ricorda Tripodi: «È la continua corsa al ribasso da parte degli handler che, per offrire il prezzo più basso alle compagnie aeree, tagliano sul costo del lavoro, a danno di qualità e sicurezza». L’ostinazione nel «chiedere rinnovi contrattuali, solo per avere uno sconto del 10 -20 – 30% sulle tariffe applicate dalle società di servizio, ha un effetto domino sui dipendenti costretti a subire tagli economici e selvagge flessibilità contrattuali». Illuminante il caso della British Airways «che, di ribasso in ribasso, negli ultimi anni ha cambiato ben 4 società di Handling, lasciando ogni volta per strada diritti acquisiti dei lavoratori coinvolti», evidenzia il sindacalista. Ed ecco la soluzione: «In un sito dove la crescita non è sensibile, solo attraverso un numero chiuso di soggetti si ha la possibilità di dare spazio anche alla qualità dei servizi e alla sicurezza delle operazioni». Viceversa, continua Tripodi, «se non ci sarà a breve una forte accelerazione sul tema delle limitazioni aeroportuali, saremo destinati a gestire nell’immediato futuro numerose altre crisi aziendali e continui attacchi ai diritti dei lavoratori. Malpensa è una grossa opportunità per il lavoro nel nostro territorio, è l’unica vera “fabbrica “ che può dare certezza e non impoverimento». Ma come finirà?