Buste paghe più ricche ai dipendenti comunali

Gallarate - Dopo le tensioni torna il sereno. L’aumento costerà 66mila euro all’anno

– Dipendenti comunali, arrivano gli aumenti di stipendio. Nella busta paga di aprile, infatti, i lavoratori di Palazzo Borghi troveranno una gradita sorpresa. Costo per la collettività: 66mila euro l’anno.Una notizia certamente attesa da tempo dai dipendenti del municipio. O almeno dai 96 per i quali scatterà l’aumento. E che nasce in realtà dall’ultima legge di stabilità, che ha cancellato le norme di contenimento delle spese per il personale degli enti locali.In particolare, si tratta del blocco delle progressioni di carriera, almeno sotto il profilo economico, introdotta nel 2010 ed operativa a partire dall’anno successivo. Una rimozione che scatta dal 1 gennaio del 2015 e che il comune di Gallarate riconosce dopo aver approvato il bilancio di previsione 2016.

Tecnicismi a parte, i 96 “fortunati”, ovvero i dipendenti che si sono meritati l’aumento di stipendio, lo troveranno nella busta paga di aprile. Che, oltre all’incremento del reddito annuo lordo, conterrà anche l’importo relativo ai 15 mesi trascorsi dal gennaio dello scorso anno ad oggi.L’aumento medio di stipendio è di 690,40 euro l’anno, anche se le somme sono molto diverse. Si va infatti da un incremento minimo di 266,69 euro, su una base che supera i 18mila euro annui,

ad un massimo di 1.831,96 euro per stipendi che superano i 26mila euro l’anno.
Come detto, sono 96 i dipendenti che con il tempo hanno maturato i requisiti per ottenere questo scatto d’anzianità e il relativo aumento di stipendio. Lavoratori che magari ne avevano diritto già dal 2011 ma che, a causa del blocco, lo vedono arrivare soltanto oggi.
In totale, quest’operazione costerà circa 66mila euro alle casse di Palazzo Borghi. Una somma che dovrebbe ripetersi ogni anno. O quasi, visto che qualcuno dei dipendenti che hanno ricevuto l’aumento sono andati in pensione lo scorso anno. E quindi probabilmente dovranno passare all’Inps per capire se cambierà il loro assegno previdenziale mensile.
Certo è che, per quanto la decisione di aumentare gli stipendi l’abbia presa il premier e non il sindaco l’incremento dei salari chiude il cerchio nei rapporti tra questa amministrazione e i lavoratori di Palazzo Borghi. Che era iniziato all’insegna della conflittualità con lo sforamento del patto di stabilità ed il conseguente blocco dei premi di produzione. E che ora, a poche settimane dalla fine del mandato di Guenzani e delle elezioni amministrative, volge invece al sereno. Almeno per quei 96 dipendenti di Palazzo Borghi che alla fine del mese di aprile riceveranno una busta paga decisamente più pesante di quella di marzo.