Dirigente a processo: «avrebbe sottratto 15000 euro»

Secondo l’accusa formulata dalla Procura di Busto Arsizio, un ex capo area della ditta My Chef, residente a Somma Lombardo

– Presunto dirigente infedele a processo ieri mattina in tribunale a Busto Arsizio. Secondo l’accusa formulata dalla Procura di Busto Arsizio, un ex capo area della ditta My Chef, residente a Somma Lombardo, all’interno dello scalo di Malpensa, avrebbe asportato in due tranche la consistente somma di circa 15.000 euro. I fatti risalgono al mese di luglio del 2012. Una vicenda poco chiara, ancora tutta da costruire, sulla quale sta tentando di fare luce il tribunale di Busto Arsizio.

Ieri mattina hanno testimoniato alcuni colleghi dell’uomo ritenuto responsabile dei due rilevanti ammanchi di cassa. «Abbiamo visionato i filmati – racconta un collega – ed effettivamente ci siamo accorti che mancavano dei versamenti. Tra i due furti subiti – ha confermato – possiamo parlare di una somma di circa 15.000 euro. Avevamo subito avviato un’indagine interna per cercare di capire cosa sia effettivamente avvenuto». I sospetti dei colleghi si sono concentrati su uno degli ex capo area: «Nel primo caso – racconta il collega – lui aveva lavorato di mattina, ma risultava un’anomalia nel senso che aveva timbrato anche la sera. Nel secondo caso – aggiunge – sono nati dei dubbi poiché ce lo siamo ritrovati nel punto vendita nonostante fosse in ferie». E’ stato, però, spiegato durante l’udienza che non era così strano incrociarlo all’interno del punto vendita anche al di fuori dell’orario di lavoro per via di una situazione familiare complicata. Durante l’udienza è stata spiegata anche la procedura dei versamenti: prima (ora il sistema è cambiato) c’era una cassettiera all’interno del punto vendita, con le chiavi. I bussolotti con i versamenti venivano portati sempre in banca in coincidenza con l’orario di chiusura dello sportello. Ma nel luglio del 2012 qualcosa è andato storto e il tribunale sta cercando di capire cosa sia effettivamente accaduto.