Duemilalibri entra nel vivo a gonfie vele. Tra Storia da tramandare e magia della luce

Dopo l’inaugurazione di venerdì si è entrati nel vivo con appuntamenti che testimoniano la poliedricità del Festival di Gallarate

Dopo il successo dell’inaugurazione di venerdì al Maga, Duemilalibri entra nel vivo. La prima tappa è alla mattina al museo di via De Magri per poi spostarsi nel pomeriggio agli Studi Patri per la presentazione del numero 135/2016 della Rassegna Gallaratese di Storia e d’Arte. «Come assessorato siamo contenti di questa rinnovata collaborazione con gli Studi Patri – afferma l’assessore alla cultura Isabella Peroni – Gli spazi sono l’ideale per organizzare eventi come questo, un fiore all’occhiello da valorizzare».

«Per me essere qui a presentare la rassegna è un piacere» sottolinea il sindaco perché «credo negli Studi Patri e nell’importanza di tramandare la nostra storia». E, proprio per questo il primo cittadino confida che, pur con i tagli ai fondi imposti dallo Stato «continueremo a supportare realtà che è parte della storia di Gallarate e dei gallaratesi ».

Il motivo è semplice: «In una società sempre più multiculturale – spiega – è importante aver ben presenti chi siamo e quali sono le nostre radici». A presentare il volume è , il direttore della rassegna. «È un volume particolare – racconta – ha tre sezioni che raccontano quello che abbiamo fatto. Sono sette anni che pubblichiamo un numero all’anno e per noi è un buon risultato». Il terzo appuntamento è con l’inaugurazione della mostra fotografica “La

Guerriera del Sole. Elogio alla bellezza dell’imperfezione”, di al Sestante. Una mostra caratterizzata dall’utilizzo del bianco e della luce intense, che non è casuale: «Rappresentano la forza interiore che permette di superare gli ostacoli per poi arrivare a momento di armonia» evidenzia l’artista. «Attraverso immagini sono riuscita a leggere la sua fragilità – conclude – è stato un percorso che ti porta a ragionare anche su te stessa e a scoprire nuovi lati del tuo carattere». Un evento che per presidente del Sestante «è legato da un fil rouge con Duemilalibri: per fare foto ci vuole pratica e teoria che si apprende sui libri».