«Gli stranieri vogliono lavorare? Lo facciano senza prendere scorciatoie»

Agenti della polizia locale e annonaria di Gallarate sono stati impegnati un oltre 37 controlli. Cassani: «I commercianti stranieri troppo spesso operano in sfregio a tutto, procurandosi i prodotti per la vendita chissà dove»

– Durante il pattuglione di mercoledì 27 settembre, eseguito dagli agenti della Polizia Locale nell’area dello scalo ferroviario, oltre ad aver controllato 37 cittadini extracomunitari, sono state comminate sette le sanzioni a due diversi negozi di generi alimentari per un importo totale di oltre 6mila euro. Nel mirino dei controlli sono finiti il fruttivendolo egiziano di via Cesare Beccaria e l’esercizio confinante specializzato nella vendita di alimentari. In entrambi gli esercizi commerciali, gli agenti hanno rinvenuto prodotti conservati in modo non adeguato e, cibi sprovvisti dei riferimenti sulla provenienza degli stessi, come imposto dalla legge in materia. Irregolarità che sono state prontamente segnalate all’Azienda territoriale sanitaria (Ats) che, in base alla situazione presentata dai verbali, deciderà quali provvedimenti intraprendere dei confronti dei proprietari.

«L’attività di controllo svolta dalla polizia annonaria e dagli agenti della polizia locale è di fondamentale importanza anche per la tutela degli esercenti italiani» afferma l’assessore alle Attività produttive Claudia Mazzetti «Ovvero, di tutti quei commercianti che lavorano nel rispetto di norme e regolamenti imposti a tutela della loro clientela».

Proprio per questo l’esponente della giunta Cassani definisce “concorrenza sleale” quella messa in atto dai «“colleghi” stranieri che troppo spesso operano in sfregio a tutto, procurandosi i prodotti per la vendita chissà dove e potendo così mantenere i prezzi più bassi». Un atteggiamento che, per l’esponente leghista, non è più sopportabile «Ben fanno i nostri agenti a tenere alta la guardia e di questo ringrazio l’assessore alla Sicurezza Francesca Caruso» aggiunge l’assessore Mazzetti che sottolinea come, se è vero che «La legge dice che tutti hanno il diritto ad aprire una attività commerciale» afferma anche che «ci sono regole uguali per tutti da rispettare. Gli stranieri vogliono lavorare? Lo facciano senza prendere scorciatoie perché qui a Gallarate non siamo più disposti a tollerare chi opere nell’illegalità».