I pirati della pay tv ci ricascano in pieno. Altri sequestri e denunce

Il 65enne di Golasecca già nei guai a marzo

– Portali pirata per accedere a contenuti Sky e Mediaset: secondo colpo all’organizzazione che vede coinvolto anche un sessantacinquenne di Golasecca. Era il “direttore commerciale” del traffico illecito.

I militari della guardia di finanza di Cagliari avevano già oscurato 15 siti pirata lo scorso marzo: la banda si era però riorganizzata con nove nuovi portali pirata. Il varesotto è indagato, insieme agli altri sodali, per violazione delle normative sui diritti d’autore. Le fiamme gialle cagliaritane erano già intervenute smantellando la banda che offriva contenuti pirata sia in modalità “streaming live”, cioè in diretta, che in modalità “streaming on demand”, fruibili, quindi, a richiesta degli internauti. In questo secondo caso sono stati sequestrati nove portali internet attraverso i quali era possibile accedere illegalmente ai canali Mediaset e Sky. I dati venivano scambiati attraverso 89 server che in pochi mesi hanno veicolato 180 mila gigabyte di film, eventi sportivi e prodotti televisivi.

Le indagini, iniziate nel settembre 2016, hanno interessato le piattaforme che consentivano l’accesso abusivo ai canali. Al vertice del sodalizio per gli inquirenti erano in due: il sessantacinquenne di Golasecca, ritenuto l’amministratore commerciale della piattaforma illegale, e un “socio” maceratese, che gestiva tecnicamente i flussi per l’utilizzo dei contenuti illeciti e per l’approvvigionamento dei siti pirata.

Anche i nuovi siti sono stati oscurati. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati pc, decoder, tessere Sky, un Tvbox, carte ricaricabili Poste Pay, utilizzate per ottenere i pagamenti degli abbonamenti illegali, uno smartphone, un router, un tv encoder, una tv kplus. I due sono accusati di violazione delle leggi sul diritto d’autore, frode informatica e contraffazione.