Il comune di Somma sgombera i rifiuti. E promette sanzioni severe

Nella cittadina la multa è di 50 euro, ma per legge si può arrivare a 1000
«Situazione inaccettabile. Sul Sempione abbiamo trovato di tutto»

– Detto, fatto. L’assessore all’Ecologia non era affatto contento di tutta quella sporcizia lungo la statale del Sempione, tra Somma e Vergiate. Dopo la curva del torrente Strona, era un ammasso di ogni genere di rifiuto sui bordi della strada. Una gran quantità di roba da non potersene non accorgere e non vergognare. Immediate la segnalazioni all’Anas che ha competenza sulla strada statale, tutte cadute nel silenzio però. E allora ci ha pensato il Comune di Somma Lombardo a rendere dignitosa quell’arteria di grande percorrenza. «Era veramente imbarazzante, stracolma di rifiuti com’era», sostiene l’assessore. «Un ingresso alla città a dir poco desolante e vergognoso».

Detto, fatto dunque. «Degrado porta degrado e non era proprio il caso di lasciare la statale del Sempione in quello stato, con il rischio di trovare ancora più rifiuti», annota Piantanida Chiesa. Ci sono volute due mezze giornate di lavoro per raccogliere ben trenta sacchi di rifiuti. «C’era davvero di tutto. Addirittura foglie e ramaglie abbandonate dentro sacchi di plastica, un vero controsenso» commenta basito l’assessore sommese, che intende inasprire le sanzioni a carico di chi verrà pizzicato ad abbandonare rifiuti in città e nei boschi. «Abbiamo telecamere posizionate in punti critici del territorio che stanno già dando dei frutti», si limita a dire, per ora, l’assessore all’Ecologia.

Il comando di Polizia locale è, infatti, dotato di apparati portatili che possono essere montati ora in un luogo ora in un altro per tenere sotto controllo la situazione dell’abbandono dei rifiuti. Chi venisse colto… con le mani nel sacco avrebbe, oggi, 50 euro di multa ma l’intenzione dell’amministrazione è di aumentare l’importo della sanzione. «Io sono a favore dell’inasprimento della sanzione: non è assolutamente accettabile che qualcuno creda di poter andare in un bosco o a bordo strada per scaricare i propri rifiuti quando ci sono luoghi apposta per questo tipo di operazioni». Chissà che la giunta di centrosinistra non decida di arrivare fino al massimo consentito dalla legge, che equivale a 1.000 euro, per sanzionare chi si sbarazza dei propri materiali di scarto dove non vanno scaricati. Si vedrà.

Nel frattempo, in altri punti della città è stato possibile un lavoro di squadra per raccogliere altri rifiuti lasciati impunemente vicino al Ticino, lungo l’alzaia a Coarezza. I pescatori dell’associazione “Crippa” hanno radunato tutte le bottiglie sparse lungo la riva del fiume e gli addetti per conto del Comune sono poi passati a ritirarle. Lo stesso è avvenuto nei boschi di Maddalena e nella zona del Panperduto con l’aiuto delle guardie ecologiche.