Il controllo del vicinato s’ha da fare. «Così i furti calano del 70 per cento»

Assemblea pubblica a Cedrate, primo rione gallaratese pronto a partire

Il controllo di vicinato sta per diventare realtà anche a Gallarate. Non più soltanto un desiderio, ma ormai un traguardo sempre più vicino a partire da Cedrate: proprio nell’oratorio del quartiere in via Gasparoli giovedì sera si è tenuta la prima assemblea pubblica organizzata dal comitato “Insieme per Cedrate”, promotore stesso dell’idea della cittadinanza in campo per preservare la sicurezza del quartiere.
Davanti a un pubblico di circa 50 persone è intervenuto , presidente del gruppo di Controllo del Vicinato Alto Milanese, che ha spiegato esattamente come funziona l’iniziativa, catturando l’attenzione dei presenti soprattutto nel momento in cui ha ammesso che, numeri alla mano, «nei quartieri dove il nostro servizio è attivo, l’incidenza dei furti è diminuita del 70 per cento». Un dato certamente allettante in un periodo in cui i furti in abitazione sono diventati davvero una piaga dilagante in ogni angolo del nostro territorio.

Su un punto però sono stati tutti chiari e concordi: «I cittadini collaboreranno con le forze dell’ordine, ma non si sostituiranno a loro». Punto messo in evidenza anche e soprattutto dall’ufficiale di polizia giudiziaria della polizia locale di Gallarate .
Ma come funziona il controllo di vicinato? In buona sostanza, tutto nasce con una chat di gruppo su Whatsapp gestita da un amministratore e alla quale partecipano dei cittadini designati a tenere sotto controllo il terriotiro, vale a dire a segnalare movimenti, persone o auto sospette o alte situazioni di pericolo. Sarà poi l’amministratore della chat a relazionarsi direttamente con le forze dell’ordine, le uniche e sole alle quali resta il compito di valutare se intervenire o meno.

Parole favorevoli al servizio sono state espresse anche dal sindaco , che ha introdotto la serata, e dall’assessore alla Sicurezza , anch’essa presente in via Gasparoli.
Il prossimo passo sarà ora quella di raccogliere almeno il 60 per cento di firme a favore tra i residenti maggiorenni nelle vie dove si vuole attivare il controllo. E, se l’operazione andrà in porto, Cedrate sarà la capofila di un progetto che a Gallarate ora tenta anche altri quartieri, in primis Arnate che dovrebbe essere il prossimo a mettersi in moto per adottare il controllo di vicinato.
Diverse paia di occhi in più e un aiuto concreto alle forze dell’ordine, insomma. Costi per il Comune? Limitatissimi: a Palazzo Borghi l’unico onere di provvedere ai cartelli a sfondo giallo che segnaleranno nelle vie interessate la presenza del Controllo di vicinato.