«Immobilismo inconcludente. Cassani non può andare avanti»

L’opposizione boccia sonoramente il primo anno di mandato del sindaco

Se il sindaco definisce positivo il primo anno e del suo mandato, le opposizioni non sono del suo stesso parere. «Un inconcludente immobilismo ed una dannosa rissosità». Questo è il giudizio che il capogruppo del Partito democratico attribuisce ai primi dodici mesi dell’amministrazione Cassani. «Oggettivamente – continua Pignataro – nelle partite più importanti, l’amministrazione è completamente ferma». «Se guardiamo l’elenco delle vie per l’asfaltatura – continua Pignataro – sono le stesse dell’anno scorso, questo vuol dire che niente è stato fatto». E se il giudizio finale spetta ai cittadini, per l’esponente del Pd: «Cassani non può andare avanti così per 5 anni».

Il motivo è da ricercare anche nella sua stessa maggioranza, o meglio nelle crepe sempre più evidenti. «È da tre mesi che non convoca un consiglio comunale – sottolinea Pignataro – un mese e dieci giorni che ricopre la carica di assessore all’urbanistica». Due aspetti da non sottovalutare, soprattutto se queste tensioni vengono poi riportate anche fuori dalla giunta e portano all’esasperazione il confronto con chi esprime una posizione differente. «Credo – conclude il capogruppo PD – che un sindaco debba essere in grado di creare ponti non di erigere muri».

Per il capogruppo di Città è Vita «Più che dare voti – afferma – è necessario fare un ragionamento per mettere in evidenza gli aspetti negativi e quelli positivi». Per Nicosia, l’attenzione e la forza comunicativa dimostrata dal sindaco e da tutta l’amministrazione rappresentano senza dubbio un punto a favore. La capacità di riuscire a curare le istanze del suo elettorato, è un elemento positivo dal lato partitico ma, non lo è sotto il profilo amministrativo. «Un sindaco deve tutelare tutti i cittadini – continua Nicosia – quello che è mancato è la non voglia di aprirsi anche ad altri punti di vista». La gestione non sempre unitaria ed armonica della maggioranza ed i pochi punti del programma attuati tra le debolezze. Insomma, anche per CeV il voto non è positivo.

Mentre 5.5 è il voto complessivo che il capogruppo dei 9.9 Rocco Longobardi assegna ai primi 365 giorni di amministrazione Cassani. Il premio come “migliore della classe”(con 6,5) spetta all’assessore alla sicurezza Francesca Caruso perchè, dopo i primi attacchi subiti «ha lavorato con pacatezza acquisendo credibilità». Tra i promossi con il 6 anche l’assessore alle attività produttive Claudia Maria Mazzetti, l’assessore alla cultura Isabella Peroni ed il sindaco Cassani «anche se vorremmo vederlo un po’ più sindaco di tutti». Tra i bocciati il vice sindaco Moreno Carù (5,5), l’assessorato ai servizi sociali, l’assessorato ai lavori pubblici e la coalizione con voto 4 «troppo evidente la mancanza di sintonia tra i vari gruppi».