«L’ospedale del terzo millennio»

Sanità - Grandi novità per le strutture provinciali: la più importante è relativa al polo unico

La riorganizzazione degli ospedali della Provincia di Varese ieri è andata in primo piano. La notizia più importante è che le amministrazioni dei comuni di Busto Arsizio e Gallarate hanno mostrato interesse a dar vita a un unico presidio ospedaliero: sarà il primo ospedale del Terzo Millennio. L’assessore regionale al welfare Giulio Gallera ha inoltre ribadito, parlando di Varese, che permane l’interesse a far diventare l’ospedale del Ponte un polo di eccellenza per la pediatria e ha detto che non vi è la volontà di chiudere i presidi ospedalieri di Luino e Cittiglio.

Su Cuasso al Monte c’è qualche riflessione in più da fare. «Unendo Gallarate e Busto Arsizio, per la prima volta si può immaginare un ospedale del terzo millennio. Oggi c’è la telemedicina, i reparti per acuti sono sempre meno, la nuova riforma sanitaria ci spinge a rivolgere sempre più attenzione al territorio, alla cronicità. Ecco questo ospedale dovrà avere tutto questo – afferma l’assessore al welfare Gallera, coordinatore del gruppo che lavorerà al progetto ospedale unico e che ieri ha visitato i due plessi in compagnia del presidente della regione Roberto Maroni –

Le grandi potenzialità offerte da questo territorio, vicino a Malpensa e al futuro Human Technopole, che sorgerà nell’ex sito di Expo, contribuiranno a valorizzarlo ulteriormente». Tempi stretti: «Vogliamo fare qualcosa di ambizioso e di grande qualità, siamo tutti armati di grande determinazione e buona volontà. Siamo sicuri, in poche settimane, di presentare un cronoprogramma, partendo dall’approvazione delle delibere delle giunte comunali e regionale».

Soddisfatto Raffale Cattaneo, presidente del consiglio regionale della Lombardia: «Condivido e apprezzo l’idea di creare un nuovo polo ospedaliero che accorperà le strutture di Gallarate e Busto Arsizio: un’opera che ha grandi ambizioni perché guarda al futuro e che va nella direzione della razionalizzazione dei costi e del miglioramento della qualità dei servizi, principi guida della riforma. Il mio auspicio è che il progetto possa essere realizzato anche nel nord della Provincia, riconsiderando l’idea dell’ospedale unico del Verbano». Nel primo pomeriggio l’assessore Gallera ha visitato per la prima volta la sede del 112 di Varese. Alberto Zoli, direttore generale di Areu, ha mostrato i vantaggi del numero unico europeo (attivo in Italia in Lombardia e nel Lazio) e dell’utilizzo dell’App «where Are U» che consente all’utente che chiama di essere localizzato, facilitandone il soccorso. Il numero unico è partito a Varese ma costituisce un modello per tutta l’Italia. La risposta degli operatori avviene entro 5 secondi, lo smistamento della chiamata alle forze dell’ordine in 40 secondi. La visita, nel pomeriggio, ha coinvolto le strutture ospedaliere di Luino e Cuasso al Monte. «L’ospedale di Luino non è in fase di dismissione. Anzi, vi sono stati fatti investimenti intelligenti e quella è la strada su cui si continuerà. Grazie agli strumenti che ci sono oggi, gli esami possono essere refertati da un’altra parte. Inoltre, si possono rafforzare alcuni reparti. Non si chiude niente, c’è un investimento importante e un progetto di crescita» ha detto Gallera. Per quanto riguarda Cuasso al Monte: «È una realtà su cui c’è una riflessione in corso – continua Gallera – Quello è un luogo destinato alla riabilitazione. Noi lavoreremo perché possa esserci l’interesse a collocare lì delle attività riabilitative per sviluppare quello che c’è oggi e offrire più servizi. Ma abbiamo bisogno di capire la compatibilità economica, se c’è interesse anche da parte di privati di integrare o gestire questo tipo di polo perché lì dobbiamo ridurre la nostra presenza. A Cuasso al Monte, o riusciamo a trovare la possibilità di tenere tutto in equilibrio con un aumento di profili di riabilitazione, o faremo altre riflessioni. Cittiglio rimane un presidio importante che deve lavorare in sinergia con gli altri».

L’assessore ha annunciato che presto dedicherà una giornata ad hoc all’ospedale di Circolo di Varese. E l’ospedale del Ponte? «Quello della pediatria è uno dei grandi temi su cui voglio lavoratore insieme alla cronicità – continua l’assessore – Stiamo facendo investimenti sul Buzzi a Milano dove stiamo creando una rete con il Policlinico. Su Varese, gli investimenti fatti, rafforzano la convinzione che questo deve essere un presidio importante. Dobbiamo mettere a posto alcuni aspetti gestionali per cui contiamo di aver chiuso il “processo di carattere gestionale” tra marzo e aprile per inaugurare il Del Ponte e farne un punto di riferimento importante per la pediatria». «Una giornata importante e felice per quanto concerne l’aspetto sanitario della provincia di Varese» conclude , consigliere regionale varesino di Forza Italia, presente anche lui alla visita isituzionale.