Mancano le autorizzazioni. Sigilli al Tiro a Segno

La decisione dopo il sopralluogo della polizia. Denunciato il presidente

Sigilli al poligono di Somma Lombardo. Nelle ultime ore, infatti, gli agenti del Commissariato di polizia di Gallarate, al termine di accertamenti e sopralluoghi coordinati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno eseguito il sequestro preventivo del poligono di tiro di Somma, denunciando a piede libero il 43enne presidente della locale Sezione del Tiro a Segno Nazionale per spari pericolosi eseguiti in assenza delle prescritte autorizzazioni.
Dagli accertamenti compiuti dagli agenti sarebbero emerse delle carenze piuttosto rilevanti. I controlli effettuati avrebbero, infatti, evidenziato, secondo la ricostruzione investigativa, la mancanza delle necessarie certificazioni di agibilità da parte della competente Autorità militare per alcuni limiti strutturali del poligono.

In particolare, sempre stando alla ricostruzione dei commissariato di Gallarate, sarebbe stata riscontrata la mancanza di importanti accorgimenti tecnico-strutturali necessari a neutralizzare pienamente l’energia cinetica prodotta dai proiettili, specialmente se esplosi da carabine e altre “armi lunghe” di alta potenzialità. Una situazione di potenziale pericolo anche per la mancanza, sempre secondo i rilievi investigativi, di alcune protezioni passive a beneficio delle postazioni di tiro. Tale circostanza avrebbe potuto produrre rischi per i tiratori all’interno della struttura, ma anche all’esterno, persino a notevoli distanze per passanti e residenti.
Secondo le risultanze degli agenti ci sarebbe stato un potenziale rischio «di essere attinti da proiettili e schegge deviati da traiettorie anomale ovvero di rimbalzo».

Gli agenti di polizia del commissariato di Gallarate avrebbero rilevato anche altre mancanze, in particolare sarebbe stata accertata l’assenza della certificazione antincendio da parte dei Vigili del Fuoco. Una circostanza pesante considerando la natura della struttura sottoposta a sequestro.
All’atto dei controlli le attività di tiro erano regolarmente in corso e sono state interrotte d’autorità per procedere alla formalizzazione della denuncia ed al compimento delle altre attività di verifica.
Alla fine dei monitoraggi, considerata l’imminenza di una importante gara di tiro per “armi lunghe” programmata e pubblicizzata a livello nazionale, è stato inevitabile per gli agenti, coordinati dalla Procura, procedere quindi al sequestro preventivo della struttura.