Parla Reguzzoni: «Altro che crisi Volandia decolla e cresce ancora»

Volandia decolla, nonostante la crisi. La buona notizia, in controtendenza è annunciate dal presidente della fondazione Museo dell’Aeronautica all’indomani dell’incontro col CdA e i volontari. «È stato un anno importante per Volandia che ha visto aumentare il numero dei visitatori (oltre 100 mila paganti in 10 anni) e dei reperti ospitati». Il numero uno di Volandia elenca: «Abbiamo portato qui 5 elicotteri ex Agusta, acquisito un Mig 21, un G.91, un MD80 Meridiana e il Dc9, nostro fiore all’occhiello (proprio ieri sono stati montati i carrelli mancanti). Abbiamo anche firmato l’accordo x un Fokker 27 cargo e ci è stato donato un altro MD80 che sarà esposto sezionato. Infine arriverà un Mustang 51 dal Lago di Garda».

Anche il reparto dedicato al modellismo è in espansione. «Volandia sarà il museo del modellismo più grande d’Italia». L’espansione del museo del Volo non è l’unica novità introdotta. Un’altra è la presenza nella struttura dei giovani, che nel 2016 hanno effettuato stages in alternanza scuola-lavoro. «Ben 500 ragazzi si sono occupati di piccolo lavori di restauro e hanno collaborato coi volontari svolgendo la funzione di guide. Nel 2017 altri 200 studenti si occuperanno di marketing».
La presenza delle nuove generazioni è un volano straordinario per la promozione del museo. Basti pensare al video di Fabio Rovazzi girato qui che ha avuto 9 milioni di visualizzazioni su Fb in una settimana.

Che dire poi dell’area droni? Forse non tutti sanno che queste utilissime attrezzature saranno impiegate anche in Nigeria e Guatemala per effettuare filmati tv, grazie ad una collaborazione col museo. Reguzzoni non s’è limitato ad annunciare le novità del museo.
Un’altra importante notizia è stata data al termine dell’incontro col CdA e riguarda proprio la composizione di quest’ultimo. Il numero dei componenti è stato portato da 15 a 20 e è stato accolto l’ingresso

nel comitato – composto da sindaci, aeroclub e aziende legate al mondo aerospaziale – di 5 volontari, che avranno un ruolo attivo nelle decisioni importanti. Decisioni che attualmente sono nelle mani di Villa Recalcati («che deve decidere se essere con noi o contro di noi e darci i 60 mila euro concordati» – commenta Reguzzoni) e della Fondazione Cariplo, «che ci sostiene e ci è molto vicina».
E c’è ancora molto da fare. Una richiesta unanime inoltrata dai sindaci del territorio è quella di trasferire nel polo museale anche i reperti archeologici della Civiltà di Golasecca scoperti durante i lavori per il collegamento ferroviario T1-T2 da parte di FNM.