Pio e Amedeo al Summer Festival: «Noi? Facciamo ridere “a braccio”»

L’irriverente duo, famoso per l’improvvisata a casa di Paris Hilton e per il video con Fedez, si racconta

Dopo essersi auto invitati nella casa di Paris Hilton ed aver girato il video di “Senza pagare” con Fedez a Los Angeles, Pio e Amedeo sono arrivati al Summer Festival. L’irriverente duo non si è risparmiato e, per più di un’ora e mezza, ha riso e scherzato con le oltre 1.500 persone nell’area eventi di via Dalmazia.

Ormai abbiamo completamente dimenticato il significato dei termini dignità ed imbarazzo. Sono due concetti che, già da molto tempo, abbiamo messo da parte. Dignità ed imbarazzo non ci appartengono.

Ecco, possiamo dire che sono due parole che non fanno più parte del nostro vocabolario…depennate ufficialmente!

Non ci organizziamo, come si dice “andiamo a braccio”. L’unica cosa che programmiamo è la telefonata con un gancio, che di solito è la mamma o il fidanzato, appena sappiamo dove incontralo, per lui è finita.

Certo, ci lasciamo ispirare dal personaggio che incontriamo o dal pubblico. Quello che, secondo noi, può far ridere chi ci segue, lo facciamo. Per questo durante i live ci pace scendere dal palco e scherzare con chi abbiamo difronte

Esatto, se non fosse questo il nostro obiettivo, avremmo scelto un altro lavoro.

Pio: Io aggiungerei anche divertirsi, se quello che faccio non mi interessa, il pubblico lo percepisce.

Vogliamo goderci il pubblico, che senso avrebbe proporre sempre il solito copione, non è nel nostro stile ed i nostri fan lo capirebbero.

È grazie a loro se possiamo fare Emigratis o show come questa sera. Per noi non c’è distinzione tra reale e virtuale, ci comportiamo allo stesso modo in diretta su Facebook, in una puntata alle Iene o qui a Gallarate.

Noi, fortunatamente, abbiamo un nostro stile che, forse, non viene percepito da tutti. Facciamo una comicità sui generis, non può piacere a tutti ma fa parte del gioco.

La cosa più importante è fare breccia nella gente, vedere il pubblico che ride è l’unica cosa che conta. Le etichette, tranne quelle di scadenza, non ci interessano.

oggi è più semplice andare contro piuttosto che apprezzare una cosa. Se è una critica costruttiva va bene ma, se sono fatte solo per il gusto di scrivere mi spiace per te che perdi minuti preziosi del tuo tempo così.

Pensa che c’è gente a cui non piace la lasagna o peggio è vegano, mica possiamo piacere a tutti.

E, prima di andare, non manca la solita battuta «Mè, ci ha fatto le domande senza pagare».