Scuola Borgomanero, l’attacco dei genitori. «Tagliati 5 mila euro. Decisione unilaterale»

Con le famiglie di Gallarate si schiera anche Pignataro (PD): «Se si chiede un confronto prima di una scelta, serve avere tutti i dati in mano»

– «Giù le mani dalla Borgomanero». Questo è lo slogan che hanno portato lunedì sera cento genitori della scuola dell’Infanzia Borgomanero di Sciarè a presenziare alla seduta del consiglio comunale (con anche il sostegno di 1.489 firme).

E ognuno di loro indossava fiero e agguerrito il logo scelto per la protesta, “Borgomanero nel cuore”, per difendere la scuola dalla decisione «deliberata ed unilaterale», così definita dai genitori, presa dall’amministrazione Cassani di non rispettare la convenzione.

Una manifestazione «necessaria» per avere delle risposte certe. «Il sindaco aveva garantito che per l’anno 2017/18 non avrebbe intaccato il contributo – precisano le rappresentati del comitato genitori – Ora ha cambiato idea tagliando 5mila euro». Una diminuzione del contributo che, come spiegato dal primo cittadino durante il consiglio è «frutto di un taglio alle spese che ha riguardato anche la Fondazione Consorzio Scuole Materne – sottolinea – In più l’istituto di Sciarè ha chiuso gli ultimi bilanci con un attivo».

Proprio questo punto, insieme alla voce spese per elettricità e riscaldamento, in cui sono conteggiati anche i consumi della Parrocchia, sono stati al centro dell’intervento del numero uno di Palazzo Borghi. Un’analisi «miope e parziale» per i genitori, un pensiero a cui fa eco anche il capogruppo di Città è Vita : «Devono essere conteggiati anche quei costi di cui si fa carico la Parrocchia come imu, tari, ires (4.746 euro), manutenzioni ordinarie (8mila euro) e prestazioni professionali (5.500 euro). Inoltre – continua – il bilancio è fatto per cassa, non per competenza e le spese di un anno possono essere imputate su più anni». Dello stesso parere anche il capogruppo PD : «Se si chiede un confronto prima di prendere una decisione – spiega – si deve aspettare di avere in mano tutti i dati».

Un taglio che, se in commissione bilancio di venerdì non ha trovato oppositori tra i banchi della maggioranza, forse intimiditi dalla presenza in aula dei genitori, ha fatto registrare dei dietro-front. Luca Carabelli di Libertà per Gallarate inserisce la scelta di ridurre i fondi tra le ombre presenti nella variazione di bilancio mentre Giuseppe Martignoni di Fratelli d’Italia chiede di ripensare alla decisione presa. I genitori chiedono un incontro tra la Parrocchia, il sindaco Cassani e l’assessore alla cultura Isabella Peroni.