Terzo botto, a vuoto anche stavolta. La banda del bancomat fa un altro flop

Nuovo assalto notturno all’Unicredit di piazza Vittorio Veneto

– Terzo bancomat fatto esplodere dai ladri in poco più di un mese: terzo colpo fallito. Il secondo tentato dallo scorso 4 novembre ai danni della filiale Unicredit di piazza Vittorio Veneto a Somma Lombardo. I malviventi hanno utilizzato polvere pirica per causare l’esplosione. L’allarme è scattato immediatamente e i ladri sono fuggiti senza riuscire a sradicare la macchina e con essa il contante contenuto. Sono scappati insomma a mani vuote.

Il botto, intorno alle 3 della notte tra venerdì e sabato, è stato distintamente udito da molti residenti nella zona. Il copione è lo stesso già visto sempre in piazza Vittorio Veneto, nella notte tra il 4 e il 5 novembre scorso. Un solo dettaglio è cambiato: in quell’occasione i ladri avevano utilizzato del gas per far esplodere il bancomat.

Il resto della vicenda è identico: il botto (a novembre erano le 4.30 del mattino), l’allarme. La fuga a mani vuote. Il terzo colpo era stato tentato ai danni della filiale del Credito Valtellinnese di via Provinciale a Mornago. La notte successiva al primo fallimento registrato a Somma Lombardo. Altro flop da parte dei malviventi: il botto, il suono dell’allarme la fuga.

Tre colpi in poco più di un mese messi tutti a segno nel Gallaratese. Non è escluso che possa anche trattarsi della stessa banda vista la similarità tra i furti e la zona presa di mira.

I malviventi hanno sempre scelto di agire nella notte tra venerdì e sabato o tra sabato e domenica. Con le banche chiuse per il fine settimana i bancomat vengono caricati per far fronte a richieste di denaro sulle 48 ore. I ladri hanno deciso di agire nella speranza di poter intascare un bottino il più congruo possibile. Ma sono rimasti a bocca asciutta.

I tentativi di furto sono naturalmente tutti stati denunciati: indagano i carabinieri della compagnia di Gallarate. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini registrate da eventuali telecamere.

I malviventi devono per forza aver utilizzato un mezzo di trasporto per arrivare sino al luogo scelto per il colpo. Da lì potrebbero arrivare tracce utili per identificarli. Le indagini procedono a 360 gradi.

È possibile che i malviventi scelgano quale filiale prendere di mira anche sulla base della possibilità di fuggire rapidamente offerta da strade ampie e che consentono di allontanarsi in velocità dopo l’esplosione.